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Giovedì, 28 Marzo 2024
Musica

Caso Salmo, Ultimo: "Sbagliato limitare capienza ai concerti se c'è il green pass"

Il cantante su Instagram: "Siamo fermi da 2 anni e abbiamo la necessità di tornare a fare il nostro mestiere". Interviene anche Samuele Bersani

Continua a suscitare clamore e indignazione il concerto tenuto ad Olbia da Salmo, la vigilia di Ferragosto, con migliaia di persone ammassate in strada, senza distanziamento alcuno, green pass, mascherine. Il rapper sardo è stato travolto dalle critiche, con Fedez in testa nel puntare il dito contro un’iniziativa da molti definita irresponsabile.

Ultimo: "Sui concerti nessuno si prende la responsabilità di decidere"

Anche Ultimo, via social, ha voluto esprimere la propria riflessione. “Il problema dei concerti è che nessuno si prende la responsabilità di decidere cosa fare e come farlo”, ha scritto Ultimo, ampliando di fatto il tema della discussione all’organizzazione di un evento musicale in piena pandemia. Tematica nei giorni scorsi sfiorata anche da Francesco De Gregori. “Ci sono concerti che non sembrano concerti, serate in discoteca che sembrano concerti, assembramenti concessi e assembramenti vietati”, ha sottolineato Ultimo, poi entrato a gamba tesa nei confronti di chi dovrebbe prendere decisioni inequivocabili e mai contraddittorie.

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"Sbagliato limitare capienza se c'è green pass"

“Hanno tutti paura di decidere, perché farlo comporta delle conseguenze. E se queste dovessero essere negative, si perderebbero consensi. Ma la politica non può basarsi sul porto sicuro e sul non muoversi per paura di sbagliare. Siamo fermi da 2 anni e abbiamo la necessità di tornare a fare il nostro mestiere, come sta succedendo in altri paesi del mondo. Io non sono un tecnico, ma se abbiamo introdotto il green pass, proviamo a tornare tramite questo strumento: con responsabilità e civiltà reciproca. Perché oltre il green pass sinceramente non so cosa altro possa esserci, se anche con questo strumento continuiamo a limitare le capienze per me è sbagliato”.

Parole che rischiano di lanciare un’ulteriore polemica, tutta legata alla gestione pandemica nei confronti della musica dal vivo, con Ultimo consapevole dell’emergenza ancora in atto, ma desideroso di tornare ad una pseudo normalità. “C'è un virus e lo sappiamo tutti, ma dobbiamo poter tornare a vivere per imparare a convivere con lui. Senza terrore ma con grande attenzione. Si può fare. Anche non vivere è una malattia. Torniamo a vivere". 

L'attacco di Samuele Bersani 

Anche Samuele Bersani, sempre via social, è salito sul ring del concertone mai autorizzato di Salmo, replicando indirettamente alle parole del rapper sardo, che a caldo si era difeso con queste contestatissime parole: “Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista".

“Quando sento qualcuno parlare di sé autodefinendosi ‘artista’, provo un sentimento immediato di antipatia, misto a compassione”, ha scritto su Instagram il 50enne cantante di Rimini. “Un po’ come quella volta che un tipo presentandosi mi disse “io sono un poeta”. Ci pensino poi gli altri a chiamarti così, sempre se te lo meriti”, ha concluso Bersani, applaudito tra i commenti da Fiorella Mannoia, Emma Marrone e Fabio Volo.

Indaga la procura

Nel frattempo la procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta per il concerto più chiacchierato dell’estate, procedendo per ora contro ignoti.  Ufficialmente, nessuno sembrava saperne niente, se non fosse che tutti ad Olbia sapessero tutto, con un palco montato in pieno giorno, sul lungomare della città, mentre il  tam tam social montava, con migliaia di fan accorsi da tutta la Sardegna.

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