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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Musica

Yari Carrisi e Thea Crudi, la prima intervista: "Ci siamo incontrati grazie al karma"

L'incontro in Puglia, durante un concerto della cantante italo-finlandese, poi il sodalizio artistico - e di anime - con cui dall'inizio dell'estate portano in giro per l'Italia la musica spirituale. Venerdì 2 ottobre saranno al faro di Palascìa di Otranto. Nei loro progetti anche un programma tv. Yari e Thea ne parlano a Today

Ogni incontro è un tassello di vita, poi c'è quello che te la cambia. In un momento storico in cui la distanza sociale sembra prepotentemente sbarrare la strada a nuove conoscenze, Yari Carrisi e Thea Crudi sono l'esempio di come i simili continuano a riconoscersi e a scegliersi. La creatività e l'amore per la musica del figlio di Al Bano Carrisi e Romina Power non potevano non fondersi con l'angelica voce della cantante olistica di origini italo-finlandesi, artista poliedrica e maestra di Mantra. Insieme sul palco e nella vita, Yari e Thea si sono raccontati per la prima volta a Today, dal loro incontro ai concerti spirituali, fino al progetto di un nuovo programma tv (già scritto). 

Il primo incontro e il sodalizio artistico, Thea Crudi: "Abbiamo unito i nostri doni"

Thea Crudi, al telefono, non esita a rispondere quando gli chiediamo come è avvenuto il primo incontro con Yari: "È stato in Puglia, a Putignano. Io stavo facendo un concerto in un centro yoga, nel giardino. Yari è venuto insieme a Romina (Power, ndr) e ci siamo conosciuti. Ci siamo subito trovati bene. Yari ha una visione sempre più spirituale, a lui interessa portare la sua musica a una dimensione di risveglio di coscienza, aiutare le giovani generazioni a prendere consapevolezza, ed è molto in linea a quello che faccio anche io. Quindi abbiamo unito i nostri doni e deciso di collaborare. Io canto i Mantra, suono l'armonium, Yari è un creativo, un musicista che ha grandi idee".

In tour dall'inizio dell'estate, i loro concerti spirituali sono un toccasana per chi li ascolta. Nulla a che vedere con la religione, ci spiega ancora Thea: "Si parla di spiritualità. La spiritualità è tutta un'altra cosa, è la nostra vera natura. Noi siamo esseri spirituali che stanno facendo un'esperienza in un corpo umano. La nostra natura è multidimensionale, basta pensare che già quando dormi e quando sei sveglia sei in due dimensioni diverse. In realtà ce ne sono molte di più e noi esseri umani più eleviamo il livello di coscienza più entriamo in contatto con la multidimensione che siamo. Solo che non percepiamo continuamente tutto. Questi concerti sono dei modi di risvegliare la nostra coscienza. Questo vale sia per chi ascolta che per noi. Lo scopo di questi concerti è allargare l'area della coscienza".

Il rapporto con la fede, Yari Carrisi: "Sono cresciuto nel Salento super cattolico"

Dalla spiritualità si passa a parlare di fede, ed è Yari che risponde: "Io sono cresciuto nel Salento super cattolico. Mia nonna mi portava in chiesa la domenica e mi dispiaceva sempre vedere quest'uomo illuminato e appeso in croce. Non capisco neanche perché abbiano scelto la sua ora peggiore e non un momento di sua creazione. Abbiamo scelto quel momento come poster di una religione, mi dispiace per questo punto di vista. Però Gesù lo trovo un essere illuminato, così come ce ne sono ancora tutt'oggi vivi".

Il potere terapeutico della musica

I Mantra come cura. La formazione di Thea, ma anche la sua esperienza, la porta a non avere alcun dubbio: "Il potere terapeutico della musica, nell'antica filosofia indiana, si esprime con i Mantra, vibrazioni sonore che liberano la mente. Da migliaia di anni questi suoni vengono utilizzati dall'ayurveda, medicina antichissima,  per stare meglio, perché abbiamo un corpo fisico e un corpo energetico. Se una persona ad esempio sta vivendo un periodo di cura con medicine occidentali, che fanno benissimo, utilizzado anche i Mantra amplifica la positività della cura, accelera positivamente il recupero mentale e fisico. E' un grande strumento". Ed è quello che vogliono diffondere con i loro concerti: "Vogliamo portare queso messaggio di pace, amore e meditazione come stile di vita. Una medicina preventiva".

Yari Carrisi: "Con mio padre che cantava, altro che terapia"

Del potere terapeutico della musica Yari Carrisi ne sa qualcosa: "Io ho studiato antropologia musicale alla Berklee di Boston, il movimento degli strumenti, come si sono influenzate le musiche e l'effetto che il suono fa sull'essere umano. Noi siamo suono. Tutto ciò che è vivo, si muove e tutto ciò che si muove vibra ed emette un suono. Creando le vibrazioni giuste può essere una cura, ma può essere anche l'opposto, cioè un'arma. Bisogna fare attenzione a come usare queste vibrazioni. Non è stato ancora sperimentato a fondo, ma ci sono tanti piccoli ritiri dove si fanno queste sperimentazioni e queste cure del suono e fanno benissimo. Io ho avuto la fortuna di crescere in un bosco dove c'erano gli uccelli e mi riempivano di melodie tutto il giorno, è stata la natura a cullarmi. In più abbiamo fatto mille tournée coi miei genitori, con mio padre che cantava a mille e quindi altro che terapia".

Yari e l'amore per la Puglia: "E' casa, il centro del mondo"

Venerdì 2 ottobre saranno al faro di Palascìa di Otranto, e dal punto più a oriente d'Italia canteranno e suoneranno durante il tramonto del Sole e l'alba della Luna Piena. E' un rapporto viscerale quello di Yari con la sua terra, la Puglia: "Per me il Salento è tutto, il centro del mondo. Ogni posto ha sempre il difficile compito di essere paragonato al Salento. Stare in Salento è come viaggiare, ha influenze ovunque. Vedi masserie spagnole che ti riportano anche in Messico, vedi i trulli che sembrano i tipi indiani con su i simboli che assomigliano proprio a quello che dipingono sulle tende indiane. Quando soffia la tramontana le persiane sbattono i sette ottavi dei Balcani, oppure quando soffia il vento dal sud sentiamo proprio il blues africano. Per tanti anni c'è stata la barca diretta che partiva da Brindisi e andava direttamente a Bombay, anche questa influenza dell'India mi affascina tantissimo. E' bello, il Salento per me è casa in tutto e per tutto. Sono nato a Roma, ma il Salento ce l'ho nel cuore".

A proposito di radici, quelle di Thea Crudi affondano invece nella filosofia indiana, anche se le sue origini sono italo-finlandesi. Ci pensa la musica ad unire due culture così differenti: "La musica è un linguaggio universale e parla a tutti, attraversa la barriera culturale di ognuno e arriva a parlare allo spirito che anima quel corpo, quindi è come uno scavalca-barriere - spiega - E' lo strumento per eccellenza che riesce ad unire oriente e occidente. Non a caso anche le collaborazioni musicali tra artisti di differente provenienza creano dei viaggi estatici. Se a questo poi uniamo la forza dei Mantra, questo scavalcamento delle barriere culturali è ancora più forte perché questi suoni hanno un effetto positivo sulla mente di chiunque".

Thea e Yari: "Il lockdown ci ha aiutato a incontrarci"

Prima di conoscersi personalmente, Yari e Thea si erano già visti, seppur virtualmente. O meglio, era Yari a seguirla: "Il lockdown ci ha aiutato a conoscerci - svela Thea - Ho creato un programma e per 100 giorni, ogni sera, ho fatto una diretta live in cui spiegavo l'antica filosofia indiana, leggevo libri, facevo fare meditazione, cantavo, suonavo e ho avuto migliaia di persone che mi hanno seguito. Tra loro c'era anche Yari. Anche lui guardava queste trasmissioni, gli sono piaciuta e ha deciso di venirmi a sentire".

Poi non si sono più lasciati e il futuro è già pieno di progetti, come ci racconta Yari: "Andremo avanti con i concerti. Domenica 11 ottobre saremo alle Grotte di Castellana. La nostra intenzione è di fare concerti in posti suggestivi e significativi in giro per l'Italia e per il mondo, quando si potrà".dà 

Un programma tv insieme dal titolo 'Pellegrinaggi'

Sempre parlando dei prossimi progetti, Yari Carrisi ci dà in esclusiva un'anticipazione: "L'anno scorso ero in India, dovevo organizzare il programma televisivo che ho scritto, 'Pellegrinaggi'. Dovevo filmare la puntata zero a maggio, poi è successo quello che è successo e mi sono trovato a dover riorganizzare il tutto. Cercavo gente in Italia che fosse preparata per girare questo mio programma e ho trovato Thea. Prima o poi lo faremo insieme, per la tv internazionale. È un progetto molto articolato, aiuterà anche molti giovani, è rivoluzionario ed è un bel mix fra cinema, internet e televisione". A metà ottobre intanto uscirà il libro di Thea Crudi, ‘La conoscenza spirituale dello yoga’, di cui Yari Carrisi ha scritto la prefazione. Una pubblicazione per chiunque voglia avvicinarsi a questa scienza sacra orientale, con approfondimenti, spiegazioni e due cd per la meditazione guidata.

Un gran bell'incontro artistico quello fra Thea e Yari, ma soprattutto, ci confermano, un "incontro di anime".

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