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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Napoli e la sua cazzimma si sono prese anche TikTok

L'hashtag Napoli è stato usato 24 miliardi di volte sulla piattaforma cinese: il doppio di Roma. Tutti i numeri e le storie del "NapoliTok", dalla commessa NewMartina al pescivendolo Gigi fino al salumiere Donato, perfetti sconosciuti diventati improvvisamente celebrità. Un nuovo neorealismo, digitale e narcisista, tra tormentoni comici e romanzi popolari

Carmen, commessa di 25 anni, meglio nota come NewMartina, vende accessori per telefoni in un negozio qualsiasi dietro alla stazione di Napoli: li vende ai suoi clienti, ma da un paio di mesi anche alle tre milioni di persone che hanno improvvisamente cominciato a seguirla sui social. Gigi, pescivendolo di 36, detto Giggiolone, grida a squarciagola la sua merce tra le palazzine di Torre Annunziata, ma da febbraio anche a un milione di follower. Benvenuti nel NapoliTok, o almeno così vogliamo chiamarlo: uno spazio interno a TikTok e vasto milioni di visualizzazioni in cui persone comuni - gente che, insomma, mai aveva avuto a che fare con la popolarità - si sono reinventate celebrità. Come? Improvvisando tormentoni e comicità, romanzi popolari e storie di riscatto, ovvero impostando un vero e proprio reality show sulla propria vita, possibilmente in commedia, proprio come richiede l'app; ma, soprattutto, facendo leva su quel vecchio ingrediente che appartiene a Napoli e a lei sola: la cazzimma. Tanta cazzimma. Quella con cui la città si sta letteralmente prendendo la piattaforma. 

Che poi, pensandoci, c'è ben poco di cui stupirsi: era già tutto scritto. Che l'incontro tra TikTok e Napoli si sarebbe rivelato una tempesta perfetta, era già impresso nel dna del social cinese e dei napoletani stessi, incredibilmente e darwinamente compatibili seppur d'origine lontana. "Missione di TikTok", si legge infatti sul sito, è "portare buonumore", ovvero lo stesso motivo per cui noi improvvisiamo un weekend sul lungomare Caracciolo. Ma non è solo questo il punto. Al di là infatti della vocazione dei napoletani per l'intrattenimento (e degli annessi cliché), ci sono altri livelli di compatibilità, che hanno a che vedere con gli obiettivi più sotterranei dell'applicazione: scopo di TikTok è quello di contrapporsi ad Instagram e al suo mondo di influencer ricchi e patinati, e dunque era inevitabile che l'amore sbocciasse proprio con l'unico popolo che ha mantenuto una veracità reale, ovvero i napoletani. Napoletani che non si sono fatti trovare certo impreparati e che stanno dando luogo a un nuovo cinema neorealista, digitale e narcisista. Un neorealismo figlio dei tempi: realizzato con fotocamera interna.

«Cazzimma è un neologismo dialettale molto in voga che designa la furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque momento e situazione»

(Pino Daniele, 1980)

Tutti i numeri

Prima delle storie però - ne abbiamo selezionate sei - l'eloquenza di certi numeri. L'hastag della città di Napoli è stato visualizzato su TikTok ben 24 miliardi di volte: il doppio rispetto a Roma, che resta ferma a 13 miliardi e che dunque rimane caput mundi ovunque ma non nell'app, e appena la metà di una metropoli come New York, frenato a 56 miliardi. Un successo, quello della città partenopea, confermato anche dalle ricerche di Google Trends: la Campania è senza dubbio la regione in cui, negli ultimi anni, la parola TikTok è stata cercata più volte. Spostandoci invece su Instagram, tutto cambia: il primato torna a Roma e a Milano. Perché? Perché ogni app ha la sua anima ed attrae anime affini, appunto. 

Le ricerche su Google della parola TikTok

Il neorealismo di Gigi in pescheria

Ma andiamo ai protagonisti. Gigi, si diceva. È forse il caso più emblematico. Bastano pochi video per capire che la sua personalità era già maschera teatrale: doveva solo trovare un palco. Berretto da pescatore ed occhi sempre gonfi di stanchezza, minuto ma showman, Gigi arriva col suo furgoncino rosso tra le palazzine di Torre Annunziata e grida il suo esilarante saluto per far affacciare le signore, che escono dai balconi come api dagli alveari: "Con affetto e con amore, è arrivato Giggiolone! Con affetto e simpatia, buongiorno pescheriaaaa!". Se insomma un tempo il suo teatro erano le piazzole delle case popolari, oggi la sua platea conta oltre 800mila teste (per un totale di 25 milioni di like): da quando ha infatti deciso di urlarlo su TikTok, l'audio - neanche a dirlo - si è viralizzato, valendogli il successo. Il tormentone "Buongiorno pescheria" è stato usato persino da RyanAir per sponsorizzare voli in Italia. Tutto nasce dal gioco del lip sync, quello che su TikTok invita a reinterpretare in modo sincronizzato audio particolarmente virali, adattandoli alle proprie situazioni di vita. 

Ma c'è dell'altro. C'è, in Giggiolone, la componente del romanzo popolare, che tanto piace alla piattaforma, sempre in cerca di autenticità, meglio se al limite del voyeurismo e del grottesco. Gigi, cresciuto in istituto senza genitori, vede nella popolarità il riscatto che cercava: "Vengo dal niente e mi sto realizzando ora", dice tenero. Lo lusinga il successo - quel successo che passa attraverso lo sfoggio di magliette di marca - ma lo rende anche sprovveduto psicologicamente, fatica a reggerlo, tra mattinate in pescheria e ospitate in discoteca, tanto che tempo fa si è cancellato dai social, per poi tornare presto al grido di "Lo faccio per i miei figli". "Napul'è na carta sporca / e nisciuno se ne importa / E ognuno aspetta a' sciorta", cantava Pino Daniele: Giggiolone la sua sciorta (fortuna, ndr) crede di averla trovata su TikTok, almeno per ora. E se non è neorealismo questo, che cosa lo è? 

«Napule è na' carta sporca
E nisciuno se ne importa
E ognuno aspetta a' sciorta»

(Napule è, Pino Daniele, 1977)

La pescheria in cui lavora Gigi
 

@gigipescheria

♬ suono originale - pescheria

@gigipescheria

♬ suono originale - pescheria

Le pellicole di NewMartina. Cos'è l'Asmr

C'è poi un caso che, per i non avvezzi alla piattaforma, può sembrare clamoroso. Si tratta di Carmen appunto, detta NewMartina, in assoluto la più seguita tra i creator napoletani, con tre miloni e mezzo di follower (totale 96 milioni di like). Perché è diventata famosa? Perché, di professione, attacca pellicole sul vetro degli smartphone. Sì, solo per questo. Venticinque anni, NewMartina lavora nell'omonimo negozio di accessori per telefoni vicino alla stazione di Napoli, una zona popolare, tra marciapiedi dissestati e serrande dipinte da graffiti. E, a dispetto di quanto si può pensare, a contribuire alla sua fama non è stata tanto la fotogenia - grandi occhioni marroni nelle cui pupille c'è chiaramente scritto cazzimma (come i migliori venditori) - quanto la cosiddetta Asmr, disciplina che conosce solo chi frequenta TikTok. Che cos'è l'Asmr? È uno stato di rilassamento indotto virtualmente, attraverso stimoli di natura visiva o uditiva: ascoltare qualcuno che parla a bassa voce, ad esempio, rilassa; vedere una pressa che tritura oggetti, rilassa, perché scarica lo stress; togliere pellicole dallo schermo del telefono e distruggerle, come nel caso di NewMartina, è mentalmente rilassante. Provare per credere. 

Di certo a rilassarsi con Martina sono in tanti: "È ipnotica", dicono. Il video più visto ha 363 milioni di visite. L'Italia di abitanti ne ha 59 milioni e, non a caso, negli ultimi video NewMartina ha smesso di parlare: l'obiettivo è fermarsi alla gestualità, in modo da poter raggiungere pubblico all'estero, una volta scansato l'ostacolo della lingua (come insegna la scuola Khaby Lame). Al momento davanti al suo negozio c'è la fila: lei comunica gli orari in cui sarà presente nel punto vendita e i clienti accorrono. Del resto lo shop si trova vicino alla stazione, posizione comoda anche per i turisti. E, a proposito di cazzimma, tra gli ultimi prodotti arrivati in vetrina c'è una borsetta porta telefono che Carmen ha voluto lanciare sull'onda del successo: costa ben 99 euro, "ma è fatta da artigiani italiani, eh", assicura. 

«Tengo 'a cazzimma e faccio tutto quello che mi va»

("A me me piace 'o blues", Pino Daniele, 1980)

@newmartina

♬ suono originale - NEWMARTINA2

@antoniorizzello._ @NEWMARTINA2 ♬ suono originale - 🔫

Il negozio NewMartina

La pubblicità di NewMartina


Il salumiere Donato: food porn e romanzo popolare

A proposito di commercianti, c'è poi Donato De Caprio. Un altro il cui tasso di conversione follower-incassi è ben rappresentato dalle code davanti al negozio (per la cronaca 3 milioni i follower, 72.5 milioni i like totali). Qui la storia del romanzo popolare si mischia al volano del food porn. L'esistenza di Donato è ormai leggenda: lavora come salumiere da quando è un ragazzino, prepara panini in un locale ai Monti Lattari, zona periferica, ama il suo lavoro e un giorno ha la brillante idea di filmarsi durante il turno. Complice il food porn, ovvero l'estasi di vedere mozzarelle sgocciolanti e lenzuola di prosciutto stese su panini fittamente alveolati, i video raggiungono la popolarità: il suo tormentone è "Con mollica o senza?". Ma il sogno si spezza presto: il titolare del negozio obbliga Donato a smettere di filmarsi (qualcuno dice per paura dei controlli fiscali, altri per motivi di ordine pubblico dovuti alla fila davanti al negozio) e lui si ritira. Poi un giorno, qualche mese dopo, l'occasione: un imprenditore digitale lo contatta per un investimento e, grazie a questo socio, Steven Balasari, oggi Donato lavora in questa nuova attività. Dietro l'angolo però c'è una nuova tragedia: l'assassinio della mamma Rosa. Ospite di una puntata di Porta a Porta, talk di Rai Uno, qualcuno ha ipotizzato persino che dietro l'omicidio si nasconda proprio l'invidia per il successo, ma Donato non ha saputo dare risposta. Fatto sta che, dopo un periodo di pausa che gli è stato utile a metabolizzare il dolore, è tornato su TikTok: il primo panino lo ha dedicato proprio alla mamma defunta: mortatella, stracciatella e olive con le mandorle. 

@donatodecaprio3

semplice ma buonissimo 😋

♬ suono originale - Donato - Con mollica o senza

Camerieri showmen alla trattoria Nennella 

A proposito di code davanti ai punti vendita e ai problemi di ordine pubblico (che abbiamo ormai capito essere marketing a Napoli), è poi impossibile non citare Nennella, trattoria caratteristica ai Quartieri Spagnoli. Qui si va a mangiare, ma si va anche ad improvvisare passi di danza con i camieriei (il cavallo di battaglia è il volo dell'angelo sulle note di I've Had The Time of My Life di Bill Medley e Jennifer Warnes). Diretta conseguenza è riprendere tutto col telefonino, mettere in rete, viralizzare il contenuto e di pari passo la popolarità del ristorante. L'afflusso è tale che oggi non c'è possibilità di prenotazione: arrivi e ti metti pazientemente in coda, anche per quattro ore. La signora Nennella, che ha fondato il locale nel lontano 1949, non può che affacciarsi al balconcino di casa sua, che si trova lì davanti, e osservare quanto creato dal figlio. I video collezionano centinaia di migliaria di views (2.5 milioni di like totali, al momento) e presto, proprio grazie al successo, il proprietario aprirà una succursale. È folclore puro, quello che piace tanto agli stranieri. E che è piaciuto anche a Luigi Di Maio, ex ministro degli esteri, che qui fece un salto durante la campagna elettorale dello scorso settembre, forse nel tentativo di viralizzarsi lui stesso in una operazione simpatia. 

@spottedlandi E da Nennella è tutto, linea allo studio❤️ #nennella #napoli #quartierispagnoli @calaionennella ♬ suono originale - spottedlandi

@gabriela.fimminaboutique Adoro 😍❤️ @Trattoria da Nennella #nennella#napoli#fyp ♬ suono originale - Gabri_fimminaboutique

@truenewspuntoit Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio scatenato in campagna elettorale durante la visita alla Trattoria Nennella di Napoli...  #dimaio #dirtydancing #trattorianennella #napoli #politica #elezioni ♬ Dirty Dancing: (I've Had) The Time Of My Life - Dynamite

Monelli Kids, fenomeno trash cult

Non solo danze, bensì vere e proprie sceneggature sono invece quelle di Monella Kids, negozio di abbigliamento 0-16 anni. All'apparenza un negozio qualsiasi, con vetrine completamente bypassabili durante lo struscio del sabato, ma qualcuno dentro queste mura ha avuto un'idea. Questo qualcuno è Titti, la commessa, che ha cominciato ad immortalare Ludovica, figlia pre adolescente della cugina, mentre indossa i capi del punto vendita. "Titti, che cosa indossa Ludovica?", chiede qualcuno mentre tiene lo smartphone. E i video raggiuntono centinaia di migliaia di views, anche all'estero: 270mila i follower, al momento, con 11.7 milioni di like. In breve il tormentone è diventano un fenomento trash cult: a divertire è il gioco di contrasti tra la parlata napoletana dei protagonisti e i capi brandizzati dalla milanesissima Chiara Ferragni, qui percepiti come uno status symbol. Con la viralità però sono arrivate anche le polemiche di sovraesposizione di minori: ad essere ripresa non è infatti solo Ludovica, ormai vero e proprio volto del brand, bensì anche preadolescenti che arrivano da tutta Italia accompagnati dai genitori. Contattati dal sito Giornalettismo, i proprietari non avrebbero voluto rispondere a domande in merito.

Rita De Crescenzo un meme vivente

Altrettanto trash cult è Rita De Crescenzo, ultima ma non per importanza. Anzi, per amor del vero, Rita, cantante neomelodica di professione, è stata la capofila dei tiktoker napoletani. La sua è una storia di eccessi, anch'essa pronta ad attingere a piene mani nel neorealismo più turbolento. Ci sono eccessi nel suo passato, quando fu arrestata per spaccio. Ci sono eccessi nel suo stile, fatto di chirurgia, extension, brillantini. E su TikTok, piattaforma che ha come obiettivo quello di "memizzare l'homo sapiens", ovvero renderci tutti comici, più o meno volontariamente, lei è stata regina per diverso tempo. Ha cominciato cantando nella Napoli più popolare le sue canzoni, tra palazzi fatiscenti, palchetti improvvisati con pedane, piccoli cannoni spara fumo e passeggini tutt'intorno, e poi ha conquistato l'Italia centro meridionale: c'è lei alle feste di laurea dei ricchissimi pariolini, a Roma. Lei fa così: arriva, canta dieci minuti e incassa. Il suo tormentone è "Svergognata! Ijà schiattà (svergognata! Devi morire)". Ha un milione e mezzo di follower, 65 milioni di like. 

@svergognata0

♬ suono originale - Rita decrescenzo

E il comune resta a guardare

Queste sono le storie, ma le combinazioni possono essere infinite. Per aumentare i propri follower, infatti, capita ad esempio che NewMartina vada a fare visita a Giggiolone. Riprendendo il tutto, ovviamente. È uno scambio di visibilità, volto ad accrescere i propri seguaci. Simpatici cross over che divertono il pubblico e che ricordano i tour promozionali degli attori nei talk show televisivi. C'è poi Gino Sorbillo, ad esempio, altro pizzaiolo napoletano, che invita un creator dopo l'altro in pizzeria, forse con l'obiettivo di buttarsi nella mischia. E ancora ci sono brand che contattano direttamente i creator per farsi sponsorizzare i prodotti, sia locali che nazionali. Intanto, giorno dopo giorno i profili si moltiplicano: tra i nuovi arrivi, c'è La figlia del pizzaiolo, che è già a 83mila follower, ma anche Ciccio Merolla, che ha già 31mila follower e una canzone virale Malatì malatì

Insomma, nell'attesa di capire se dietro questo fenomeno c'è una mano unica, se c'è insomma un management unico che si fionda sulle persone una volta che queste diventano personaggi, non resta che notare in ultimo come invece il comune di Napoli non abbia alcun account TikTok. E chissà se nel frattempo si è accorto di tutto questo, ovvero di un potenziale virale tale da assurgere a volano per il turismo. Forse no. E forse è meglio così: a TikTok piace la spontaneità, non certo le istituzioni. Almeno finché dura, visto che, come dicono gli americani (e non i cinesi, questa volta) "easy come, easy go", ovvero: ciò che arriva all'improvviso, come il successo della viralità, potrebbe andarsene con altrettanta fretta. 

@cicciomerolla "Malatìa" nella sua Napoli Version è su Youtube! Corri a guardarlo  #cicciomerolla #malatìa #napoliversion cicciotto #malatìa #carolinafranco #lucianofilangieri #jescesole #lucacaiazzo #napoli #calcionapoli #campania #napoletanità #linguanapoletana #scudetto #maradona #quartierispagnoli #voceepelle #muralesMaradona #ngoppequartieri #percussionista #terzoscudetto #virale #bongo #instanapoli #napolicalcio #percussioni #partenopei partenopei #napolrs #napulè ♬ Ciccio Merolla Malatía - Ciccio Merolla Official

@donatodecaprio3

buongiorno pescheria 🐠

♬ suono originale - Donato - Con mollica o senza

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