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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cinema

Nazionale Socialstars per i terremotati, Edoardo Mecca: "Così rinasce il sorriso nei bimbi di Amatrice"

Gli idoli del web si riuniscono in una squadra di calcio con un unico scopo: trasformare i "like" virtuali in un contributo reale per le vittime del sisma. Ce ne parla il capitano, lo YouTuber torinese Edoardo Mecca

Dal virtuale al reale per fare del bene. E' questo l'obiettivo delle 50 webstars italiane - 20 milioni di follower in totale - che si sono riunite nella Nazionale Socialstars, la squadra di calcio solidale nata in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma dello scorso anno. Lo scopo è trasformare i "like" online in un contributo concreto a beneficio di una giusta causa. Sfruttare la propria popolarità per tenere i riflettori accesi su situazione d'emergenza che altrimenti, passata l'iniziale risonanza mediatica, rischierebbe di essere dimenticata ai margini della cronaca.

Il capitano è Edoardo Mecca. Trent'anni, attore, imitatore e YouTuber, lo scorso 30 giugno ha guidato il suo team in una prima, simbolica partita. Gli idoli del web hanno debuttato in campo con(tro) la Nazionale Terremotati, ovvero coloro che, forti della guida di un allenatore d'eccezione come il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, hanno "fatto squadra" e si sono messi in gioco per rivendicare i propri diritti. "Il risultato? Una dignitosa sconfitta: ci hanno battuti 2 a 0", racconta Mecca a Today. "La rappresentativa terremotati è molto in gamba, porta in campo tutta la sua energia", precisa. Edoardo parla col sorriso sulle labbra. Il suo non è semplice fair play ma giusta consapevolezza che in certe occasioni ciò che conta non è il risultato ma la partecipazione.

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Quello di giugno è stato solo il primo di una lunga serie di eventi. "Ricominceremo a settembre. In quanto squadra, ci stiamo allenando, mettendo tutta la nostra energia. Nel momento in cui ci impegniamo, vogliamo dare il massimo", ci anticipa. Il ricavato dalle partite verrà impiegato nel progetto di ricostruzione del comune di Amatrice "Adotta un'opera", tra cui figurano diverse scuole Elementari. "Il web è ormai una realtà da anni - spiega l'attore - Nell'ambito dell'intrattenimento è ancora considerato parte leggera. Così abbiamo abbiamo voluto dimostrare che siamo un ambiente vario, in grado di avere influenza sui più giovani anche in modo positivo, dando un piano di rilievo a chi è più sfortunato".

Mecca è tra coloro che hanno vissuto da vicino le macerie di Amatrice oggi. "E' stato un impatto emotivo incredibile", racconta. "Ho visto luoghi dilaniati e persone che hanno perso tutto, ma che hanno una grande voglia di rinascere". Occasione della sua visita nel comune del reatino è stato un viaggio al seguito della fondazione Lene Thun Onlus, di cui è volto. Da sempre vicino alle tematiche sociali, in quel caso si occupava della realizzazione di video che documentassero il lavoro della onlus. "Quello che si fa sul posto è fondamentale. Si organizzano laboratori per i bambini. I più piccoli vengono coinvolti in attività di ceramico-terapia e produzione di lavori in argilla. Ho visto negli occhi dei bimbi tanta energia, entusiasmo. E' così che deve essere: ad un bambino si addice il sorriso. E' capitato anche che alcuni ragazzi mi scrivessero in posta su Facebook per ringraziarmi delle iniziative messe in campo. Ma per me, per noi, è il minimo che si possa fare".

Sono diversi i progetti portati avanti dall'attore in favore dei più giovani. Oltre alle iniziative solidali ai cittadini terremotati, a giugno ha debuttato con "Avrai soltato voluto", uno spettacolo sul cyberbullismo scritto dall'autore Simone Cutri volto a sensibilizzare bambini ed adolescenti su un tema attuale come quello del bullismo online. La rappresentazione tornerà in scena a partire dal prossimo autunno, sarà itinerante e troverà il suo palcoscenico nelle scuole italiane. "Sono convinto che le parole non bastano, che bisogna andare alla fonte dei problemi. Quindi andremo a confrontarci direttamente con gli alunni", spiega. 

A bordocampo, invece, durante le partite della Nazionale Socialstars, i ragazzi sugli spalti avranno l'opportunità di confrontarsi da vicino i propri idoli. Incontrarli, stringergli la mano, scambiare autografi e selfie, conoscerli meglio. "I più forti della squadra sono i Nirkiop e i Calciatori Brutti", anticipa Mecca. "Il calcio è uno sport nazionalpopolare, capace di appassionare ed unire tutti, grandi e piccoli, genitori e figli. Sono tutti invitati a fare il tifo per noi e per le popolazioni colpite dal sisma. Perché è l'unione che fa la forza". 

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