'Politics' chiude, lo sfogo di Semprini: "È stato un fallimento, colpa mia"
Il conduttore del programma di Rai Tre chiuso per questione di ascolti si è congedato con i telespettatori ammettendo il fallimento e citando alcune critiche ingiustamente ricevute: "Nella mia storia personale c'è un papà morto di tumore e una sorella morta di diabete. Non vi dovete permettere"
Non è stata la puntata del 6 dicembre come preannunciato con largo anticipo, ma quella di ieri l'ultima puntata di 'Politics', il talk di Rai Tre del martedì sera condotto da Gianluca Semprini.
Sul finire della diretta, mentre scorrevano i titoli di coda, il conduttore si è congedato con i telespettatori ammettendo le colpe di un risultato delundente in termini di ascolti.
"Politics chiude in anticipo. Purtroppo è stato un fallimento e la colpa è soprattutto mia" ha detto Semprini, lasciando spazio ai ringraziamenti verso la squadra del programma e anche alle critiche ricevute, "alcune giuste, legittime, altre ingenerose, altre vergognose".
"Addirittura hanno infiltrato una spia nella nostra redazione, chissà che cosa doveva scoprire mai" ha proseguito il giornalista, visibilmente commosso quando ha fatto riferimento alla sua storia personale: "Alla fine hanno proprio esagerato, hanno scritto che noi sfruttavamo i malati di tumore e di diabete. Allora, nella mia storia personale c'è un papà morto di tumore e una sorella morta di diabete. Non vi dovete permettere. Non fate lezioni di moralità, vi prego".
Infine, con l'ultimo messaggio apparso sulla pagina Facebook del programma, Semprini ha chiuso il cerchio dei saluti: "Mi consideravano un bravo giornalista e quando ho firmato con la Rai per alcuni sono diventato un servo. Chiudiamo qui. Grazie per aver seguito Politics".
