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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Politics chiude e Semprini parla di "spie", la Rai tuona: "Faccia i nomi"

Il duro sfogo del giornalista durante l'ultima puntata del programma ha alzato un vero polverone

Politics non ce l'ha fatta. Il nuovo talk di Rai 3 ha chiuso dopo pochi mesi e Gianluca Semprini, il conduttore, si è preso tutte le responsabilità, o quasi. Durante l'ultima puntata, infatti, il giornalista ha ammesso il fallimento, ma ha anche denunciato la presenza di "spie" in redazione

Una dichiarazione ambigua che non è piaciuta all'Usigrai (il sindacato dei giornalisti della Rai). "Si tratta di parole gravi che non possono essere lasciate cadere così, gettando un'ombra che mina la serietà e la credibilità dell'azienda di Servizio Pubblico - ha tuonato Usigrai in una nota - Chi ha infiltrato la spia? E chi sarebbe la spia e con quale obiettivo? E poi, ne ha già parlato con i vertici aziendali? Il primo dovere di un giornalista è raccontare i fgatti. Tutti. Quindi Semprini ha il dovere di dare i dettagli. Faccia i nomi. E soprattutto per chiarezza fornisca le prove di quello che dice".

"Infine - si legge ancora - una doverosa precisazione per rispetto della verità e dei colleghi: Semprini dice che ripartirà 'dall'ultimo gradino'. L'ultimo gradino per Semprini sarà il grado di caporedattore a tempo indeterminato con 150mila euro di stipendio". E dopo questa stoccata non c'è bisogno di aggiungere altro.

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