Prosegue la battaglia a colpi di querele e burocrazia tra gli eredi dell'autore de "Il Padrino" e la Paramount, la casa di produzione che nel 1969 acquistò di diritti del romanzo di Mario Puzo e ne fece il film diretto da Francis Ford Coppola.

Un mese la Paramount citò in giudizio Anthony Puzo, figlio di Mario, per impedire la pubblicazione di un prequel ispirato al romanzo del padre. Altre querelle c'erano state nel 2006 quando era stata pubblicato un sequel de "Il Padrino" senza l'autorizzazione dello studio.

Puzo jr. ha risposto con un'altra azione legale, sostenendo che il contratto stipulato allora tra suo padre e la Paramount escludeva i diritti di pubblicazione del libro. Puzo sostiene che la Paramount era stata informata più volte dell'esistenza di un sequel e che questa non avesse contestato nulla fino allo scorso anno, dopo la pubblicazione del contratto, e pertanto ha chiesto 10 milioni di dollari di risarcimento.

Secondo il Wall Street Journal, il cuore del problema è questo: chi è il garante della reputazione e del lascito artistico di Mario Puzo. Per la Paramount i libri pubblicati senza la sua autorizzazione sono stati "un imbarazzo sia per lo studio sia per il suo autore" mentre per la famiglia Puzo lo studio starebbe solo cercando di privare gli eredi dei propri diritti.

"La Paramount vuole la guerra e l'avrà ma la posta in gioco sarà più grande di quanto pensano", ha dichiarato l'avvocato della famiglia.