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Giovedì, 25 Aprile 2024
l'addio ad una icona

I grandi amori di Raffaella Carrà e la maternità: "I figli? Non sono arrivati, ma non ho mai smesso di adottare a distanza"

La showgirl, vera e propria icona italiana ed internazionale, si è spenta in queste ore all'età di 78 anni a seguito di una malattia tenuta privata sinora

È stato Sergio Japino, storico ex compagno di un connubio professionale e privato, ad annunciarne la scomparsa. Raffaella Carrà si è spenta in queste ore, all'età di 78 anni, dopo una lotta contro la malattia, "che da qualche tempo aveva attaccato il suo corpo straripante di energia", hanno fatto sapere i familiari. Alle spalle una vita intensa e rivoluzionaria: un simbolo, un'icona, un mito, una donna libera dai preconcetti di quegli anni Settanta in cui la parità di genere ancora non aveva raggiunto i traguardi odierni. "Non mi sono mai voluta sposare e mi ha sempre fatto arrabbiare non poter adottare figli senza l'obbligo di questo anello", ha dichiarato in una delle interviste più recenti. Nessun matrimonio nella vita di Raffaella, due relazioni importanti, veri e propri connubi artistici e privati, quelle con Gianni Boncompagni e, appunto, con Japino. 

L'amore con Gianni Boncompagni. Le figlie di lui: "Era come una mamma per noi"

Con Boncompagni l'amore cominciò nel 1968, anno del loro primo incontro. Galeotta un'intervista. "Un giorno - ha raccontato in passato Raffaella - mi chiese un'intervista alle 5 del mattino in piazza di Spagna con due poltrone, un tavolino ed un abat-jour. Pensai ‘questo è matto' ma mi incuriosii e andai. Dopo un anno circa ci mettemmo insieme". Nove gli anni di differenza. "Avevo bisogno di un uomo più grande che mi desse sicurezza, di una figura maschile capace di sostituire, nel mio immaginario, quella di mio padre, un vero playboy", ha confessato ancora.

Boncompagni è stato autore dei suoi maggiori successi musicali. E' grazie alla collaborazione con lui che prende vita Pronto, Raffaella?, trasmissione che le dà vera e propria consacrazione televisiva, di cui lui è autore e regista. 

Dopo la rottura, avvenuta undici anni dopo, i rapporti sono sempre rimasti sereni, tanto che Raffaella ha sempre mantenuto un legame con le figlie di lui, Claudia, Paola e Barbara Boncompagni, per cui è stata una figura fondamentale. "Per noi è stata un po’ una mamma, quella che ci era mancata - ha raccontato proprio Barbara - Io le stavo sempre alle costole. Seguivo le prove dei suoi spettacoli. Assistevo ammirata al suo trucco e parrucco, la tallonavo quando andava in tournée…casa nostra era un laboratorio di idee". 

Il legame indissolubile con Sergio Japino: "Noi, legati nell'anima anche dopo la separazione"

Per un altrettanto lungo periodo Raffaella è stata legata al coreografo e regista Sergio Japino. Sempre molto schivi e riservati, i due hanno preferito far parlare il loro sodalizio artistico vivendo l’amore al riparo dai riflettori. La conoscenza alla fine degli anni Ottanta, poi numerosi successi insieme: Raffaella Carrà Show, Carràmba che sorpresa, sino all'ultimo prodotto televisivo che li ha visti uniti, ovvero A raccontare comincia tu, del 2019. 
 

Anche nel caso di Japino, non ci sono stati rancori dopo la fine della storia d'amore. "Oggi sarei libera di amare chi voglio in tutta chiarezza perché da tempo Sergio Japino ed io abbiamo deciso di vivere le nostre strade pur rimanendo profondamente legati", ha dichiarato lei di recente. Parole a cui hanno fatto eco quelle di lui: "Raffaella e io siamo legati nell’anima. Siamo più che fratelli, abbiamo lo stesso sangue, non so come dire. Una normale storia d’amore è molto piccola rispetto a quella che viviamo noi". 

Tante, poi, le love story affibbiate ma presto smentite. Su tutte quelle con Frank Sinatra, con il quale divise il set del film Il colonnello Von Ryan. C'era del vero invece negli amori con il calciatore della Juventus Gino Stacchini, suo fidanzato di gioventù per otto anni, e con il cantante Little Tony. 

Raffaella Carrà e la lotta privata contro la malattia: "Affiché il suo calvario non turbasse il ricordo luminoso di lei" 

Il rapporto con la maternità: "Non mi sono accanita, ma sono mamma di bimbi a distanza"

Proprio in una delle ultime interviste rilasciate, Raffaella ha parlato del suo rapporto con la maternità. Mai diventata mamma biologicamente, ha adottato vari bambini a distanza in diverse parti del mondo. Il tema delle adozioni a distanza, a lei molto caro, la spinse a condurre, nel 2004, uno speciale alla tv spagnola chiamato Contigo e, successivamente Amore, programma televisivo del 2006.

"Se (i figli, ndr) non sono venuti cosa devo fare? - ha confidato di recente - Non mi sono mai accanita e ho accettato quello che madre natura ha scelto per me. La dimensione genitoriale, in fondo, si può vivere in tanti modi. Io, per esempio, non ho mai smesso di adottare bimbi a distanza. Ogni anno mi arrivano le loro foto e vederli crescere mi rende felice. E poi ho due nipoti dei quali mi occupo e ai quali faccio da ‘babbo’ visto che mio fratello non c’è più".

Icona lgbt: "Io, cresciuta da due donne: sono venuta male?"

Io sono cresciuta senza un padre. Era danaroso ma troppo playboy e mia madre divorziò nel 1945. Non mi sono mai voluta sposare e mi ha sempre fatto arrabbiare non poter adottare figli senza l'obbligo di questo anello. Quando si parla delle adozioni a coppie gay ma anche etero, faccio un pensiero: 'Ma io con chi sono cresciuta?' Mi rispondo: con due donne, mia madre e mia nonna. Facciamoli uscire i bambini dagli orfanotrofi, non crescono così male anche se avranno due padri o due madri. Io le ho avute. Sono venuta male?".

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