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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Chi era Raffaella (senza Carrà): la passione per le carte, gli scherzi agli amici, il legame con Iapino e Boncompagni

Icona italiana, star mondiale, donna semplice e ironica prima ancora di essere soubrette. Mai diva. Il ritratto di un'amica

Lustrini e paillettes solo in tv. A riflettori spenti Raffaella Carrà era l'antitesi della diva. Semplice e genuina, schiva allo star system di cui per oltre cinquant'anni è stata indiscussa protagonista pur non facendosi mai inghiottire. Curiosa, goliardica - da buona romagnola qual era - sportiva, attenta all'alimentazione ma anche una cuoca eccezionale, rimasta sempre legata ai due grandi amori della sua vita, Gianni Boncompagni e Sergio Iapino - suoi vicini di casa - e circondata dagli amici di sempre. Juventina con il debole per la Spal e una passione sfrenata per le carte. Burraco e tressette su tutto. Raffaella Carrà fuori dallo studio era semplicemente Raffaella.

Chi era Raffaella

Un ritratto di Raffaella lo fa l'amica Rosaria, anche lei come tutti profondamente scossa per questa improvvisa morte. Nessuno sapeva che stesse male, forse solo gli amici più stretti. "Aveva tenuto tutto per lei, in pochi ne erano a conoscenza ma non l'hanno detto perché lei non voleva farlo sapere" spiega a Today, raccontando il loro primo incontro: "Quando Delio (Delio Rossi, marito di Rosaria, ndr) allenava la Lazio ha voluto conoscerlo perché romagnolo come lei. Ci invitò a cena a casa sua tramite un nostro amico in comune. Preparò personalmente delle tagliatelle fatte a mano, con un ragù bolognese buonissimo". Niente staff, nessun cuoco personale - come ci hanno abituato le star dell'ultima ora - Raffaella amava dilettarsi ai fornelli per i suoi ospiti: "Aveva una donna di servizio, ma una, non un intero personale come tanti - continua - Aveva questa donna di servizio e un factotum che le faceva da segretario, autista, guardia del corpo. Vivevano con lei. Al suo pianerottolo c'erano tre appartamenti: in uno viveva lei, negli altri due c'erano Gianni Boncompagni e Sergio Iapino. Non si è mai staccata dai suoi più grandi amori, nonostante ognuno di loro avesse la propria vita. Erano legatissimi, condividevano tutte le situazioni, dal lavoro alle vacanze". Una compagnona, "semplice, genuina" e anche "molto curiosa, si interessava a tutto". Sempre pronta a nuovi incontri ma ben attenta a chi aveva davanti: "Quando conosceva una persona voleva capire subito se si avvicinava a lei perché personaggio o perché era Raffaella e basta. Se intuiva che questa persona faceva parte della seconda categoria creava subito un rapporto". Sportiva, "si allenava tutti i giorni ed era molto attenta all'alimentazione. Essendo emiliana era anche godereccia, amava la vita, ma sgarrava poco. L'unico vizio era il fumo, ma neanche eccessivo. Fumava qualche sigaretta". 

La passione per le carte

Quella per le carte era una passione "smisurata" ci racconta ancora Rosaria: "Amava il burraco e tressette, erano i suoi giochi. Quante litigate si faceva (ride, ndr). Al tavolo da gioco si trasformava". Fu lei a insegnarle il burraco: "Era una fissa la sua. Giocavano sempre, ma a me non piaceva e mi rifiutavo. Fu Raffaella a insistere, finché un giorno mi costrinse a sedermi vicino a lei. E così mi insegnò. Da quel momento abbiamo iniziato a giocare spesso. Ogni estate organizzava dei mega tornei nella sua villa all'Argentario, con gli amici di sempre. Facevamo il burraco internazionale, che è più difficile. Si arrabbiava parecchio - ricorda sorridendo - C'era proprio il tabellone, la classifica, i premi per le prime coppie classificate. I tornei duravano un paio di giorni, oppure una giornata intera, iniziavamo la mattina e finivamo alle 3 della mattina dopo. Era appassionatissima e ci teneva che andassimo sempre tutti". 

Gli amici di sempre e il vizio degli scherzi

La famiglia di Raffaella erano i suoi amici di sempre. Quasi tutti di Roma e "lazialissimi", al contrario suo, juventina ma "anche tifosa della Spal, la sua seconda squadra". Con loro amava trascorrere le serate, le vacanze, i momenti più belli. E poi c'erano gli scherzi: "Quanti se ne facevano. Raffaella li faceva ma li subiva anche, spesso la mettevano in mezzo. Scherzi di ogni tipo, sempre, anche feroci. Si conoscono da tanti anni, hanno vissuto di tutto insieme". Semplicità e goliardia nella Raffaella più privata, ma soprattutto normalità. Amici vip? "Conosceva tutti ovviamente, ma i suoi amici erano altri. Era molto legata a Renato Zero e Tiziano Ferro, di loro parlava sempre con grande affetto".

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