Raoul Bova a processo per evasione, chiesto un anno di reclusione
L'attore avrebbe evaso circa 700 mila euro tra il 2005 e il 2011. Tra gli imputati anche la sorella e l'ex moglie Chiara Giordano
Rischia grosso Raoul Bova. Una presunta "dichiarazione fraudolenta mediante artifici" potrebbe costare una pesante condanna all'attore. Per lui la pubblica accusa ha chiesto un anno di pena per il reato di natura fiscale. Richiesta arrivata oggi davanti al giudice monocratico del Tribunale di Roma, durante il processo che vede imputate anche la sorella di Bova, Daniela, per cui è stata chiesta una condanna ad un anno e quattro mesi, e la sua ex moglie Chiara Giordano, che rischia un anno di carcere.
Secondo l'accusa, l'attore avrebbe trasferito alcuni costi alla società che gestisce la sua immagine, la Sammarco srl. Da questa sospetta simulazione della cessione di alcuni diritti sui film, si sarebbero ottenuti degli sgravi fiscali, pagando un'aliquota Iva più bassa. Raoul Bova avrebbe evaso quasi 700 mila euro tra il 2006 e il 2011.
La vicenda giudiziaria va avanti da anni. Nel 2013 all'attore vennero sequestrati preventivamente tre immobili (due a Roma e uno a RIeti), per un valore di oltre un milione e mezzo di euro. Bova vinse il ricorso in Cassazione contro la disposizione, ma nonostante ciò venne rinviato a giudizio perché la documentazione presentata non è stata sufficiente a evitare il processo.
