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Venerdì, 29 Marzo 2024
Musica

Morto Ravi Shankar, il re del sitar indiano che ispirò i Beatles e gli Stones

Ambasciatore della musica indiana in Occidente, Shankar insegnò a suonare il sitar a George Harrison e ispirò anche Brian Jones

Ravi Shankar, grande musicista indiano e leggendario suonatore di sitar, è morto a 92 anni martedì sera a San Diego, in California.

Novantaduenne, Shanker, virtuoso di sitar, contribuì a diffondere la musica indiana in Occidente e insegnò a George Harrison a suonare il sitar, ispirando anche Mick Jagger e i Rolling Stones.

La collaborazione con il chitarrista dei Beatles iniziò dopo il loro incontro a Londra nel 1966, in casa di amici comuni. Harrison si trasferì in India l'anno successivo per perfezionarsi nello studio dello strumento e il sodalizio tra Harrison e Shankar culminò nel grande concerto di beneficenza per il Bangladesh che si tenne nel 1971 al Madison Square Garden a New York.

Ravi Shankar tra tradizione e rock

Ispirato dall'esperienza di Harrison, anche Brian Jones dei Rolling Stones imparò a suonare il sitar, usandolo immediatamente in una delle canzoni più famose della band, la hit del 1966 "Paint it Black".

Ma furono molti gli artisti che a cavallo degli anni Sessanta e Settanta si lasciarono coinvolgere dal timbro magico ed evocativo del sitar e lo inserirono nelle loro composizioni.

Nato a Varanasi nel 1920, Shankar ha due figlie impegnate nella musica: Anushka, suonatrice di sitar come il padre, e la cantante Norah Jones. 

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