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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Rai sempre più "young" e social: ecco RAY

Viale Mazzini lancia una nuova piattaforma dedicata al pubblico più giovane, da sempre interattivo e multimediale, proprio in occasione della messa in onda di "Braccialetti Rossi 2"

La Rai vuole guardare al futuro, "catturare" anche quel pubblico che per anagrafica e interessi sembra sfuggirle sulla carta, cresciuto con la tv generalista ma dalla quale negli anni si è distaccato per usufruirne in maniera differenti. RAY, la nuova piattaforma lanciata da Rai e che sarà online dall'8 febbraio, si rivolge proprio al pubblico dei giovani, i "millenians", da sempre multimediale e interattivo, interessato soprattutto alla fiction.

Un progetto ancora in divenire, che si costruirà strada facendo, cambiando e adattandosi in base al contributo attivo degli utenti, un progetto tutto interno a viale Mazzini, che coinvolge una redazione di giovani (l'età media è di 32 anni, come la stessa Eleonora 'Tinny' Andreatta, direttore di Rai Fiction, nel suo intervento durante la presentazione del progetto, non ha mancato di sottolineare), frutto della collaborazione tra Rai Fiction, la Direzione Tecnologica e Produzione CTO e la Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne della Rai.

"RAY cattura i raggi che arrivano dalla scomposizione del racconto televisivo tradizionale e dalla creatività diffusa nel web e nel paese, li rende visibili, li fa interagire, offre loro uno spazio, una tecnologia aperta, una piattaforma in grado di dialogare con la televisione generalista". Tradotto: il pubblico giovane (principalmente quello 15-30 ma non solo) ritroverà su RAY le sue fiction preferite, insieme a storie, notizie, anteprime, video e contenuti esclusivi, giochi e contest (come il talent show ideato per selezionare due giovani guest star per "Un posto al sole"), approfondimenti sui personaggi, dietro le quinte, "companion series" (ossia spin off dalle serie più famose della tv generalista, come "Io tra vent'anni", nato da una costola di "Una grande famiglia") , sketch-comedy (come "Zio Gianni" e  "Il candidato") e progetti speciali come "100 anni dopo" per rievocare il centenario della Grande Guerra con i linguaggio e i pensieri dei giovani d'oggi e "Io credo che lassù", serie web generata mediante un gioco di scrittura collaborativa. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla scrittura delle fiction tramite laboratori dedicati e altre iniziative e il peso della presenza delle diverse sezioni su RAY si adatterà alle preferenze degli utenti, privilegiando quei contenuti che attrarranno maggior interesse.

Ma RAY è anche una vetrina per la creazione e per il talento dei giovani autori, uno scaffale gratuito e virtuale di prodotti originali che spesso accolgono i contributi attivi degli utenti e un luogo di "sperimentazione" sulle nuove frontiere dell'entertainment e della serialità. Ray Lab è la sezione dedicata ai concorsi e ai laboratori per la scoperta di nuovi talenti, tramite la quale si potrà proporre proposte originali che, se votate dagli utenti, saranno sviluppate con l'ausilio di professionisti del settore e poi realizzate.

Quindi RAY, sui cui viale Mazzini punta molto, non dà solo contenuti, ma chiede (e si aspetta) collaborazione e protagonismo dai suoi utenti e, chiariscono i vertici Rai, non si tratta di una piattaforma di streaming o di replay - che già esistono. Il debutto è fissato in concomitanza con la messa in onda di "Braccialetti Rossi 2", uno dei "brand" della fiction Rai più forti e più seguiti dai giovani, prevista per il prossimo 15 febbraio. 

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