Che fine ha fatto Richard Chamberlain, il bel padre Ralph di "Uccelli di Rovo"
L'attore, re delle miniserie degli anni Ottanta, recita ancora molto in teatro e continua a concedersi qualche cameo nelle serie tv più famose. Nel 2003 ha confessato di essere omosessuale
Per tutti resterà sempre il bello e tormentato Padre Ralph de Bricassart di "Uccelli di rovo". Richard Chamberlain ha legato la propria bellezza e il proprio talento al ruolo del sacerdote innamorato della dolce Meggie ma troppo ambizioso per lasciare la Chiesa nella miniserie americana tratta dal romanzo omonimo di Colleen McCullough.
Oggi, a 80 anni compiuti, è ancora un leone delle scene.
In questi giorni è al Pershing Squadre Signature Center, un teatro Off Broadway, con la piece "Sticks and Bones" a fianco di Holly Hunter e Bill Pullman, nei panni - ancora una volta - di un prete.
Chamberlain è da tempo un volto noto dei palcoscenici anglosassoni, dopo essere stato per anni "il re delle miniserie". Sebbene abbia recitato spesso anche sul grande schermo (è stato tra l'altro anche un tormentato Tchaikovsky ne "L'altra faccia dell'amore" di Ken Russell), la notorietà di Richard Chamberlain è legata soprattutto alla televisione, prima grazie al ruolo del buon medico in "Dr. Kildare" in un telefilm dei primi anni Sessanta e poi grazie a un pugno di popolari miniserie come "Colorado", "Identità bruciata", "Shogun" e, appunto, "Uccelli di rovo", negli anni Ottanta.
Chamberlain è stato anche il protagonista del più discutibile sequel della storia della tv: "Uccelli di rovo 2", un tentativo di sfruttare vent'anni dopo il successo dell'originale, andando a coprire con una sceneggiatura fantasiosa e improbabile sotto forma di flashback un periodo che nella miniserie originale era soltanto accennato.
Sebbene negli ultimi anni si sia dedicato soprattutto al teatro, Chamberlain non ha disegnato fare ogni tanto dei cameo nelle serie tv più famose di oggi, da "Nip/Tuck" a "Desperate Housewives" e "Brothers and Sisters".
Le voci su una sua presunta omosessualità hanno tenuto banco sui giornali di gossip fin dai suoi primi successi ma solo nel 2003 l'attore le ha confermate, facendo coming out nella sua autobiografia "Shattered Love", nella quale affermò di essere stato costretto a nascondere la propria omossessualità a causa dei condizionamenti dello show business, che continuava a "venderlo" come sex symbol ed eroe romantico.
