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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gubitosi lancia la riforma dell'informazione Rai: "Come la BBC"

Il dg punta a riorganizzare tutta l'area editoriale sul modello servizio pubblico britannico. Critici sindacati e cdr

Il dg Gubitosi sta preparando per l’informazione Rai una rivoluzione copernicana. Intervistato da l’Espresso, il direttore generale di viale Mazzini ha anticipato i punti del suo piano riformatore, sul quale già si erano avute delle indiscrezioni che avevano messo in allarma i cdr delle redazioni dei Tg Rai.

Tutto si basa sulla “riorganizzazione dell’area editoriale”, afferma Gubitosi.

Il piano ha un nome. Si chiama '15 dicembre'. In quella data nel 1979 nacquero la Tgr e il Tg3 completando l’assetto delle testate. Da quel giorno sono passati 35 anni. C’è stato un cambiamento politico, sociale, tecnologico, economico, mediatico epocale. Ma noi siamo rimasti legati a quel modello, logico in uno schema senza concorrenza e con il Web inesistente. Allora offrire tre visioni era comprensibile. Poi il pluralismo è diventato lottizzazione e la lottizzazione è degenerata”.

Il modello, chiaramente, è la Bbc. Il pubblico non percepirà alcun cambiamento, che sarà “strutturale ma non formale, non estetico”.

Il piano pensato da Gubitosi si articolerà in due fasi. La prima, da realizzarsi tra il 2015 e il 2016, prevede la nascita di due “newsroom”, che andranno ad accorpare una Tg1, Tg2 e Rai Parlamento da una parte e Tg3, RaiNews, Tgr e Ciss, meteo e Web dall’altra. “Newsroom 1 sarà generalista e avrà anche un canale istituzionale. Newsroom 2 porterà un’evoluzione dell’all news integrando offerta nazionale, internazionale e locale. Con Newsroom 2 otteniamo un risparmio immediato. Rai News che doveva sostituire la sua digitalizzazione di prima generazione, ora potrà usare quella di ultima di Rai Tre senza costi aggiuntivi. L’obiettivo è sfruttare i punti di forza che abbiamo utilizzando un unico standard produttivo. Saranno due grandi accorpamenti ma apparentemente non cambierà nulla”.

La vera differenza, garantisce Gubitosi, “saranno i vice direttori, i coordinatori di impaginazione ed editoriale e i conduttori, tutti dissimili da una testata all’altra”.

Una nota di viale Mazzini ha annunciato che il cda “condivide a larga maggioranza le linee guida” per la riforma dell'informazione illustrate da Gubitosi.

L’Usigrai resta critica. Il sindacato dei giornalisti Rai aveva già espresso il proprio giudizio negativo. Polemici anche i CdR delle varie testate coinvolti. 

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