Sanremo, Carlo Conti e il maxi compenso: "Un attacco personale senza sapere le cifre"
Il direttore artistico e conduttore del Festival chiarisce la polemica sul suo cachet e spiega come la kermesse produca ricchezza per la Rai
A nulla è servito il comunicato stampa con cui la Rai ha spiegato che il compenso di Carlo Conti per il Festival di Sanremo non è legato al singolo evento, ma inserito in un contratto di esclusiva tra il conduttore e l'azienda, che comprende anche altri programmi. Insomma, Conti non percepirebbe un cachet a parte per la kermesse canora, firmata da lui per tre anni consecutivi.
Così, dopo il toto-cifra azzardato lo stesso da stampa e web, è esplosa la polemica. "Mi dispiace molto - spiega il conduttore sul settimanale Chi - Comprendo il sentimento che parte da un disagio che c'è nella società ma bisognerebbe sapere i fatti. Non perché un giornale fa un titolo e scrive una cifra allora è quella giusta e viene cavalcata in maniera populistica".
"Ci sono altri modi in cui ciascuno di noi fa qualcosa per chi vive un'emergenza, ed è bello se rimane privato - sottolinea - Se voglio fare qualcosa di importante per gli altri mi sento più ricco se non lo faccio sapere. Ho sempre pensato di dover restituire la grandissima fortuna che ho avuto nella vita e nel lavoro. Quello che mi dispiace è l'attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre, senza sapere che negli ultimi due anni il Festival ha prodotto ricchezza per la Rai, senza sapere che molti programmi si ripagano con la pubblicità non attingendo minimamente al canone anzi portando utili importanti".
Poi Conti prosegue: "Chi ha visto i miei precedenti Sanremo sa che c'è stato tanto sociale, tante riflessioni che abbiamo lanciato, dalla musica di Ezio Bosso alla famiglia più numerosa d'Italia o al racconto di un detenuto. Anche quest'anno ci saranno tanti riferimenti al mondo reale".
Infine, Carlo Conti parla anche della scelta di Maurizio Crozza per fare la copertina di Sanremo: "Sono stato io a proporglielo e, le svelo un segreto, glielo avevo già chiesto l'anno scorso perchè mi piaceva avere una confezione comica di quel tipo (che al Festival non c'è mai stata) e la copertina è il marchio di questo fuoriclasse". E, a proposito dei contenuti degli interventi di Crozza, Conti chiarisce: "Non ci sono freni, non c'è censura, non c'è mai stata".