Sanremo, Amadeus risponde alle critiche sui monologhi delle donne
Una modalità che dopo anni fa discutere, ma il direttore artistico assicura che c'è massima libertà sulla scelta di cosa fare e dire
Prima Fiorello, ora Gianni Morandi. Sono sempre uomini i compagni di avventura di Amadeus a Sanremo, mentre alle donne spetta da quattro anni una staffetta fatta di monologhi. Scelta che il direttore artistico oggi ha spiegato in conferenza stampa, rispondendo a una giornalista: "Ho fatto il geometra, avevo tutti maschi in classe - ha ironizzato - Finora ho scelto degli uomini perché ho scelto degli amici. Fiorello, Gianni, c'è una bella amicizia che è un'amicizia tra ragazzi".
Alla proposta di scegliere una donna il prossimo anno e magari 5 bei ragazzi a cui far fare monologhi ("per dimostrare che hanno anche un cervello" fa notare sarcasticamente qualcuno in sala stampa) Amadeus non ha detto no. Ma ha anche chiarito: "Lo può confermare Chiara (Ferragni, ndr) ma chiunque, non c'è l'obbligo di dove dire qualcosa. Vieni a Sanremo e sei libera di dire o non dire, cosa dire. Non ho mai veicolato un pensiero. Prima le donne a Sanremo facevano le vallette. Non esiste. Fin dal primo anno ho pensato di invitare non solo per giocare e scherzare, ma per parlare di qualcosa o anche per fare una denuncia di cose che appartengono al mondo femminile, purtroppo. Oppure per parlare della loro vita. Massima libertà".
Dopo le parole di Amadeus è intervenuta Chiara Francini, protagonista questa sera all'Ariston: "Confermo che anche con me è nato tutto con grandissima libertà. Sono stata io a proporre ad Amadeus questo monologo che avevo scritto. In realtà è tutto lo spirito di Sanremo che è così, domestico. Il modo con cui Amadeus si è approcciato è esattamente questo, un metodo di caratura ma anche di pancia, istintivo, che ricorda molto un rapporto familiare. Come quello che si crea tra Sanremo e gli italiani".