Olly a Sanremo: "La musica è il mio riscatto dalla Polvere"
Classe 2001, arriva all'Ariston dalla scena rap ligure, passando per Sanremo Giovani. In mezzo, la definizione di uno stile che unisce hip hop, voce melodica e cantautorato
"L'Olly del 2020 sarebbe venuto qui spaventatissimo, l'Olly di oggi è invece solo spaventato". Lo confida Federico Olivieri, in arte Olly, classe 2001, che dalla scena rap ligure è arrivato all'Ariston, passando per Sanremo Giovani. In mezzo, la definizione di uno stile che unisce hip hop, voce melodica e centralità della parola. Ma soprattutto, in mezzo, tanta "Polvere", come da titolo del brano che porta sul palco quest'anno. La musica è infatti per lui un riscatto "dalle tante volte in cui ho cercato la mia posizione nel mondo". Eppure oggi quella polvere la ringrazia "perché, se accolta, aiuta a prendere consapevolezza nel processo di comprensione di noi stessi". A giocare un ruolo fondamentale nella definizione musicale, la sua Genova: "Ho fatto il percorso a ritroso: dal rap sono passato a studiare il cantautorato della Scuola Genovese, Fabrizio De André e Gino Paoli". Il risultato è un flirt continuo tra pop, hip-hop, dance, musica elettronica, canzone d'autore ed intimismo. E due date già sold out a Roma e Milano, oltre al repack dell'EP "Gira, Il Mondo Gira", uscito il 10 febbraio.
(Riprese montaggio: Alberto Pezzella)