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Sabato, 20 Aprile 2024
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5 serie Netflix dal grande potenziale, sprecato

I titoli della piattaforma di streaming che non hanno saputo sfruttare il loro potenziale e hanno disatteso le aspettative

Ci sono alcuni serie tv che ancora prima di uscire creano una grande fragore intorno ai loro nomi. Spesso, infatti, si sente parlare di alcuni titoli per settimane prima che la serie debutti sulla piattaforma di streaming. Che siano tratte da un libro o nate da un'idea di uno sceneggiatore, alcune serie sono in grado di generare un hype nel pubblico perché potenzialmente potrebbero toccare alcune corde del profondo, o far riflettere nel modo in cui si desidera riflettere o ancora far divertire nel modo in cui ci si diverte di più ma l'energia potenziale se non viene trasformata in energia cinetica resta tale ed ecco che alcune serie che potevano volare, poi, nella realtà, non sono neanche decollate. Oggi, parliamo di queste, delle belle idee che, trasformate in immagini montate e dialoghi non sono riuscite a restare al passo con il loro potenziale. Ecco le serie Netflix dal grande potenziale, purtroppo, sprecato. 

13

Questa serie parte dall'intenzione di andare a fondo di una tematica delicatissima ma molto importante, soprattutto nel mondo adolesenziale, stiamo parlando del suicidio dovuto ad atti di bullismo. È proprio a questa fascia d'età che la serie si rivolge ed è molto interessante il punto di vista della narrazione che ci mostra a ritroso, attraverso le parole della ragazza morta, chi è stato a far sì che lei arrivasse a compiere un atto drastico come quello di togliersi la vita. La protagonista, Hannah Bakers, trova l'espediente di registrare dei video rivolti alle persone che, durante la sua vita, hanno creato in lei disagi psicologici al punto da portarla ad avere pensieri suicidi e a inviarglierli dopo la sua morte. È così che ognuno dei 13 ragazzi "responsabili" dovrà affrontare le proprie responsabilità e i propri rimorsi con un gioco di introspezione molto interessante, peccato che, sullo schermo non funziona e, una volta terminata la prima stagione viene a perdersi tutto il senso della serie che come idea partiva molto bene ma nella pratica non ha retto alle attese. 

Dietro i suoi occhi

Passiamo a una delle serie più viste e chiacchierate dell'ultimo periodo. Dietro i suoi occhi è un thriller che sembra proprio tutti abbiano visto. Da un lato perché nel cast c'è la figlia di una star internazionale che ha incuriosito il pubblico, dall'altro perché tutti  continuavano a parlare di un finale shock e in più perché il genere thriller psicologico, diciamocelo, a chi non piace? Solo che, addentrati nella serie, i primi episodi convincono ma gli ultimi deludono. Quello che poteva essere qualcosa di più di un classico triangolo amoroso, quelle psicologie dei tre personaggi protagonisti che sembravano promettere belle introspezioni al pubblico, sono sfociate in un gioco, inaspettato e incosistente, basato sul soprannaturale che in questa serie sembra c'entrarci davvero poco. Peccato perché l'incipit sembrava promettere bene ma, anche in questo caso, da solo non è andato da nessuna parte. 

Between

Anche Between è un altra serie non riuscita di Netflix che partiva dalla promettente idea di mischiare il genere drammatico al fantascientifico. La trama si incentra sulla storia di un'adolescente incinta che scopre una nuova pestilenza che uccide solo le persone oltre i 21 anni. L'idea sembra buona ma la messa in scena non convince e così, senza approfondimenti sui personaggi, senza psicologia e senza dinamiche narrative questa serie non ha convinto proprio nessuno e ancora una volta è frutto di potenziale sprecato. 

Marco Polo

Marco Polo è una serie su cui Netflix aveva intenzione di puntare molto. Non a caso è uno dei prodotti più costosi della piattaforma che ha speso quasi 100 milioni per produrre la prima stagione. Peccato che, questo ambizioso history drama non ha fatto altro che deludere il pubblico e far perdere soldi al colosso dello streaming. Il pubblico non si è fatto convincere dalla rappresentazione, definita piatta, dell'esploratore che è sembrata più una copia del Trono di Spade che una serie con una propria identità. Anche qui, potenziale e soldi sprecati. 

Iron Fist

Iron Fist è una serie che sarebbe potuta diventare un colosso, data la sua connessione con l'univers Marvel molto amato dal pubblico, ma è rimasta in sordina. Di genere mistico-soprannaurale, questo prodotto Netflix racconta la storia di Danny, un ragazzo rimasto orfano dopo un misterioso incidente aereo, che viene cresciuto da un gruppo di monaci guerrieri. È così che tra combattimenti, non proprio studiati nel dettaglio, e una recitazione di basso livelli, questa serie non sta in piedi ed evitarla, forse,  è meglio che darle una chance. 

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