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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'analisi della puntata

Gli Anelli del Potere, il riassunto e la spiegazione del settimo episodio

Cosa è successo in "L'occhio" e la nostra ipotesi sul titolo (e su Sauron)

Venerdì 7 ottobre su Prime Video è uscita la settima e penultima puntata della prima stagione di Gli Anelli del Potere, intitolata The Eye - L'occhio. Se avete visto la puntata e non avete capito perché sia stata intitolata in questo modo, potete saltare al fondo dell'articolo per leggere la nostra personalissima teoria (ha a che fare con la possibile identità di Sauron).

Prima, però, facciamo il riassunto di quello che abbiamo visto nell'episodio 7, suddiviso per sottotrama e spiegando come al solito quali sono le principali differenze con le opere scritte di Tolkien. Naturalmente, se ancora non avete visto l'episodio in questione, vi consigliamo vivamente di non proseguire nella lettura per evitare spoiler.

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Cosa è successo nell'episodio 7 a Nori e i Pelopiedi

Iniziamo dalla sotto-trama più "allegra", o comunque meno tragica delle altre, ovvero quella che ruota intorno (o migra lungo il sentiero, meglio) a Nori, la sua famiglia, la sua amica Poppy, gli altri Harfoot-Pelopiedi-protohobbit e, ovviamente, lo Straniero.

Tra una canzone e l'altra sulle lumache intonata da Poppy, i Pelopiedi sono arrivati al boschetto che li ospiterà per l'autunno. Solo che è tutto bruciato dai lapilli di lava sputati dal Monte Fato alla fine dello scorso episodio. Sadoc spiega che i loro antenati raccontavano di montagne che sputavano rocce di fuoco per poi tornare a dormire per secoli, salvo svegliarsi di nuovo al sopraggiungere di qualche forza del male.

Tutti si girano verso lo Straniero, credendo sia lui il male, invece Sadoc è convinto che quel lungagnone possa aiutarli in qualche modo e glielo chiede. Lo Stranierosi appoggia a un albero sbruciacchiato e pronuncia parole strane, qualcosa sembra succedere e Dilly - la sorella di Nori - si fa avanti, ma proprio in quel momento cade un grosso ramo e solo l'intervento di Nori evita qualche disgrazia.

Per i Brandyfoot, però, è la goccia che fa traboccare il vaso della fiducia. Lo Straniero viene allontanato, ma prima Sadoc gli consegna la mappa della costellazione che sta cercando e lo indirizza verso un villaggio di uomini lì vicino per cercare informazioni, e Nori fa un ultimo gesto di gentilezza hobbitesca dandogli una delle poche mele non bruciate.

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Il mattino dopo, però, quando Nori si sveglia scopre che la magia dello Straniero ha funzionato e il bosco è tornato verde e lussureggiante. Evviva che bello, certo, però poi Poppy va a prendere un po' d'acqua al fiume e chi vede? I tre spiriti-esseri incappucciati e vestiti di bianco che abbiamo già visto nel luogo dove era precipitato lo Straniero, e che si chiamano Residente (Dweller), Nomade (Nomad) e Asceta (Ascetic).

Poppy prudentemente scappa, ma i tre loschi ancorché candidi figuri non hanno intenzione di andarsene. Così, quella notte, Nori e Poppy si appostano un cespuglio per capire cosa fare, e quando questi sembrano seguire le tracce dello Straniero interviene Nori, non si capisce se per indirizzarli meglio avendo frainteso le loro (secondo noi pessime) intenzioni o se per depistarli avendone intuito la pericolosità.

Sta di fatto che i tre si teletrasportano alle spalle di Nori e la affrontano minacciosamente. Arriva il padre di Nori per difenderla brandendo una torcia e minacciando le tre figure, che però hanno il potere di dominare il fuoco (giustamente, essendo seguaci di Morgoth e Sauron...) e spengono la torcia, soffiando via le scintille accese che di colpo fanno bruciare tutto il convoglio dei Pelopiedi. 

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La mattina dopo sono tutti giustamente affranti, anche se il padre di Nori prova a rinfrancarli parlando dello spirito di cooperazione che contraddistingue i Pelopiedi. Nori si persuade in fretta e decide di andare a cercare lo Straniero per avvertirlo delle tre figure che lo seguono, e a Nori si uniscono Poppy, la madre Begonia e - su incitamento di una Malva pentita per le cattiverie dette sullo Straniero - anche di Sadoc, esperto nel seguire le tracce. 

Cosa è successo nell'episodio 7 a Durin ed Elrond

Spostiamoci a Khazad-dum, dove Elrond implora i Nani di dare agli Elfi il prezioso mithril trovato nelle miniere (per intenderci, questo mithril è il materiale di cui è fatto la cotta che i Nani danno a Bilbo in Lo Hobbit e che Bilbo dà al nipote Frodo nel Signore degli Anelli, e che Frodo userà in varie battaglie per difendersi dai colpi nemici).

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Elrond spiega al re Durin III che il mithril è l'unica salvezza per gli Elfi, la cui luce sta svanendo e i cui alberi sono avvelenati, ma il re nanico non è convinto neanche dalla promessa di "cacciagione, grano e legname per i prossimi cinque secoli". Perché, come spiega in separata sede al figlio Durin IV, quando il loro capostipite Aulë li creò li forgiò con fuoco e roccia. La roccia aspira all'eternità, ma il fuoco sa che la verità è nella fine di ogni cosa, compresi evidentemente gli Elfi.

Il principe Durin accetta la decisione paterna, molto meno sua moglie Disa che dice peste e corna del suocero. In un momento di sconforto, Durin lancia un pezzo di mithril sul tavolo e questo va a finire accanto a una foglia avvelenata di Lindon, curandola all'istante. È la prova che serviva a Durin per decidere di disobbedire al padre e di andare a scavare di nascosto.

Lo fa insieme all'amico Elrond, tra una scossa di assestamento e l'altra si scambiano parole di affetto e stima reciproci, poi con una martellata Durin butta giù una parete di roccia e scoprono una gigantesca vena di mithril dentro la montagna. Ma neanche il tempo di festeggiare che - ops- vengono sorpresi dal re Durin III...

Come prima cosa viene cacciato Elrond, poi però c'è il momento clou, con un duro confronto tra padre e figlio. Il padre accusa il figlio di aver tradito la loro gente per fare un piacere al suo amico elfo, il figlio rimprovera al padre di essere così ancorato al passato da non guardare al futuro, né della sua specie né degli alleati elfici. Il re non prende bene le parole del principe e gli toglie il collare che ne segnala la posizione di erede al trono.

Disa lo consola ancora, ricordandogli che in ogni caso sarà lui il futuro re. Il padre, intanto, va con due guardie nella miniera e fa sigillare la parete di roccia che dà sull'enorme vena di mithril, gettando dentro pure la foglia guarita. Che, tipo la piuma di Forrest Gump, svolazza per un po' dentro la montagna, finché si posa al suolo e prende fuoco... facendoci vedere il risveglio del balrog nascosto lì sotto.

Per chi non ha tanta dimestichezza con l'universo di Tolkien: i Balrog sono Maiar corrotti da Morgoth, che li ha ridotti a suoi servitori, e che dopo la sconfitta di Morgoth nella prima era sono andati a nascondersi nei luoghi più remoti della Terra di Mezzo. Per chi ha letto i libri e/o visto i film di Peter Jackson: è il Balrog noto come Flagello di Durin, quello a cui Gandalf rivolgerà, all'inizio del loro incredibile scontro, la frase "You shall not pass" che è diventata negli anni un vero e proprio meme. 

Cosa è successo dopo la battagia Numenor/Galadriel/Terre del Sud vs Adar e i suoi orchi

Per ultima ci siamo tenuti la trama più importante, almeno finora, della serie, quella che ha visto la convergenza tra la storia di Galadriel, Halbrand, Numenor - e le sue fazioni di "uomini del re" (Pharazon e i suoi seguaci) e di "fedeli" (Elendil e in parte anche Miriel) all'alleanza con gli Elfi - e quella di Arondir, Bronwyn, Theo e il loro tentativo di resistere all'armata di orchi guidata dal sensibile Elfo-sauronizzato Adar (secondo molti, il personaggio migliore della serie). 

Dunque, Galadriel si è fatta investire dall'eruzione ma ne esce viva come una Daenerys Targaryen, e a inizio puntata si mette a cercare Halbrand ed Elendil tra la cenere e il cielo che si è fatto arancione dopo l'eruzione del neonato Monte Fato-Mount Doom. Trova invece Theo, anche lui preoccupato perché non trova la madre Bronwyn e il "patrigno" Arondir.

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Intanto Isildur e la Regina Miriel trovano e salvano Valandil, ma non Ontamo, che è rimasto ucciso. I tre vanno lì vicino ad evacuare un edificio pieno di bambini intrappolati dal fuoco, ma nel liberarli Miriel viene investita da una fiammata che la acceca, mentre Isildur viene schiacciato dal tetto che crolla e potremmo anche credere che sia morto, se non fosse che sappiamo che Isildur deve vivere ancora a lungo per tagliare la mano con l'anello a Sauron ecc.

Il padre Elendil però non ha letto i libri e non ha visto i film, quindi lo crede davvero morto e maledice la decisione di salvare Galadriel in mezzo al mare. Nel frattempo Galadriel e Theo tornano verso l'accampamento dei Numenoriani, cercando di sfuggire agli orchi, e con l'Elfa che di fatto addestra il ragazzo a diventare un soldato che usa la testa, e che "non dice che è un bene compiere atti tremendi" come l'uccisione di un orco. Ah, poi Galadriel dice a Theo anche una cosa che non ha molto senso, ma ci torniamo dopo.

Ad ogni modo i due raggiungono l'accampamento, Theo si dirige all'infermeria e dopo un po' di spavento scopre che sia la madre sia Arondir sono ancora vivi. Galadriel raggiunge Miriel che si trova seduta con Elendil su una roccia con una benda sugli occhi (e qui una cosa che non capiamo: perché una scena prima Miriel diceva "andate avanti, nessuno deve scoprire che sono diventata cieca" e la scena dopo si aggira tra i suoi sudditi con una benda sugli occhi?).

Galadriel, che prima aveva detto a Theo di non sentirsi colpevole e di "non caricarsi sulle spalle un peso che poi non riuscirai a scrollarti di dosso", si assume tutte le colpe per quanto successo ai numenoriani, ma Miriel è sorprendente nella sua risposta: "Tieni la tua pietà per i nostri nemici, perché ora andiamo un attimo a Numenor per raccogliere le forze ma poi torniamo e insieme a voi elfi gli facciamo un c... così".

Galadriel confida molto nella promessa della regina, e torna all'accampamento lasciato da una guarnigione di numenoriani, che scorterà gli uomini sopravvissuti verso Pelargir, una antica colonia di Numenor nella Terra di Mezzo (spoiler: quando il dio Eru si arrabbierà con i numenoriani e li affonderà, cambiando anche la forma del mondo Arda da piatta a tonda, Pelargir passerà dall'essere una città costiera a una dell'entroterra, finendo per essere abbandonata). 

Quasi per caso, Galadriel scopre adesso che Halbrand non è morto come credeva, ma è in infermeria, dopo essere stato trovato la sera prima con una ferita all'addome. "Per curarlo c'è bisogno di medicine elfiche" dice Galadriel, che quindi fa salire l'amico a cavallo e con lui si dirige presumibilmente verso Lindon. Fine dell'episodio, con Adar che informa i suoi orchi e i suoi uomini di voler cambiare nome alle Terre del Sud, e sullo schermo compare la scritta Mordor...

La storia di Celeborn e il "paradosso" di Galadriel

C'è una cosa che Galdriel dice a Theo e che segna una grossa differenza con i libri di Tolkien, o meglio con il canone tolkeniano. In pratica, Theo teme di aver perso la madre e Arondir e chiede a Galadriel se lei ha mai perso qualcuno a lei vicino. Lei parla di suo fratello morto, e questo già lo sapevamo dalla prima puntata.

Ma poi aggiunge "e mio marito Celeborn". "Hai un marito?" chiede Theo sopreso. E ha ragione a essere stupito, perché secondo il canone Galadriel e Celeborn si sono sposati nella Prima Era, hanno avuto una figlia di nome Celebrian che poi sposera Elrond (e avranno come figlia Arwen, ovvero la futura sposa di Aragorn), aiuteranno la Compagnia dell'Anello, poi Galadriel andrà verso le Terre Immortali lasciando il marito nella Terra di Mezzo (nei film invece Celeborn si unisce a Gandalf, Forodo ecc nella traversata del mare).

Insomma: non solo Galadriel non dovrà assistere alla morte di Celeborn, ma prima dovrà avere da lui una figlia che qui non è citata. Dunque, che bisogno c'era di farle dire questa mezza bugia? Non lo capiamo, a meno che in futuro scopriremo che in tutte le sue esplorazioni Galadriel ha lasciato a Lindon il marito e la figlia...

A proposito della scomparsa di Isildur: ma Anarion dov'è?

A nostro avviso, il "punto debole" di Gli Anelli del Potere riguarda i personaggi di cui già conosciamo il futuro. Nessuno può aver pensato che Galadriel fosse uccisa dall'eruzione del Monte Fato, e nessuno può credere che Isildur sia morto schiacciato dal tetto.

Però, a proposito di Isildur, che fine ha fatto suo fratello Anarion, con cui in futuro fonderà Gondor? Nella serie, abbiamo visto solo un paio di accenni al fratello, con Elendil che dice al figlio qualcosa tipo "mica vorrai fare come tuo fratello?", ma non sappiamo nient'altro. Quasi sicuramente, però, anche lui non è morto: sarebbe uno strappo troppo evidente rispetto al canone.

Miriel diventa cieca: un'altra differenza con i libri

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Nelle biografie canoniche di Miriel non vi è riferimento alla sua cecità. Si tratta quindi di un'altra invenzione dei creatori della serie, e chissà che la cosa non sia "provvisoria" e che la regina non riacquisti la vista. Secondo noi, questo allontanamento dalla trama dei libri potrebbe spiegarsi con il desiderio di seprarare il destino di Miriel da quello di Pharazon, che a differenza della cugina fa senza dubbio parte della fazione degli "uomini del Re" contrapposti ai "fedeli". 

Perché l'episodio si chiama "L'occhio"? La nostra teoria su Sauron

Se avete seguito la serie, sapete che il "gioco" preferito dagli spettatori di Rings of the Power in tutto il mondo è "indovina chi è Sauron": Lo Straniero, Adar, il Residente... molti sono gli indiziati, ma noi crediamo che abbia ragione Roberto Recchioni, il direttore editoriale della Bonelli.

Qualche settimana fa, Recchioni ha avanzato una teoria molto interessante: è Halbrand il Sauron nascosto, ed ecco perché era interessato a fare il fabbro a Numenor, ed ecco perché è così bravo a creare casini ovunque vada. Qui sotto il post di Recchioni.

Se Halbrand fosse effettivamente Sauron, noi avremmo una teoria personale che spiegherebbe l'altrimenti incomprensibile titolo dell'episodio 7, L'occhio - The Eye. Insomma, siamo pronti ad accettare il rischio di essere clamorosamente smentiti, ma secondo noi l'occhio a cui fa riferimento il titolo è quello di Sauron (e fin qui, forse siamo tutti d'accordo).

In particolare, secondo noi il riferimento all'occhio di Sauron è nella ferita sul corpo di Halbrand, che ha una forma verticale e allungata. Non solo: Halbrand ci è sembrato particolarmente strano in questo episodio, come strano ci è sembrato il suo sguardo rivolto a Theo quando il ragazzo voleva restituire a Galdriel la spada che lei gli aveva consegnato. Avremo ragione? Avremo torto? Ovviamente non lo sappiamo, ma dovessimo azzeccare il pronostico ci piacerebbe ricevere in dono un qualche anello...

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