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Giovedì, 28 Marzo 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Con la serie tv "Christian" Sky ha già trovato uno splendido erede di Gomorra

Probabilmente, quando è andato in onda l'ultimo episodio di Gomorra, qualcuno a Sky si è chiesto quando sarebbe uscita una "nuova Gomorra", cioè una serie tv di quel livello, capace di attirare l'attenzione mediatica italiana e anche di diventare un fenomeno internazionale. 

Ecco, secondo noi a Sky possono stare tranquilli, perché l'erede della serie ispirata al best seller di Roberto Saviano è già arrivata, ed è Christian. Nel momento in cui scriviamo questa recensione sono usciti in tv e streaming su NOW solo quattro episodi su sei totali della prima stagione (i primi due il 28 gennaio, il terzo e il quarto il 4 febbraio), con gli ultimi due episodi del finale in programmazione per venerdì 11 febbraio.

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Ma noi siamo già pronti a scommettere che Christian avrà un successo tale da convincere la produzione di Sky e Lucky Red a rinnovare la serie almeno per una seconda stagione. Ora, però, riassumiamo in breve la trama.

Di cosa parla Christian (no spoiler)

Se avete anche solo visto un promo in tv o sui social, sapete che la serie parla di un delinquente di nome Christian, interpretato da Edoardo Pesce, che si ritrova le stimmate sulle mani e conseguenti poteri miracolosi.

Non c'è un evento che scatena questi poteri, tipo Spiderman o cose del genere, sta di fatto che Christian a un certo punto si rende conto che gli fanno male le mani ed è un bel problema, visto che il suo lavoro e il suo talento consistono appunto nel menare le mani per conto del boss di questa periferia romana, Lino (Giordano De Plano). 

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Poi per caso salva la vita di Rachele (Silvia D'Amico), una tossicodipendente che vive nel suo stesso fatiscente palazzone, e lei capisce che c'è qualcosa di taumaturgico nelle mani dell'amico. Nel frattempo, però, c'è qualcuno che sta cercando Christian: è Matteo (Claudio Santamaria), un misterioso emissario del Vaticano che non può credere alla possibilità che un dono così divino sia letteralmente nelle mani di un criminale. Ci fermiamo qui per evitare spoiler, ma date un'occhiata al trailer.

Perché Christian è l'erede di Gomorra

Christian non è "solo" una grande serie tv italiana, con un ottimo cast che interpreta una storia (ispirata alla graphic novel Stigmate di Claudio Piersanti e Lorenzo Mattotti, edito da Einaudi) scritta brillantemente e diretta con maestria. 

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Christian è una serie che "sa" di essere una grande serie, e si "comporta" di conseguenza. Con calma e lucidità, senza affrettare mai un passo e senza mai indugiare più del dovuto. Ti racconta la "divinizzazione" del protagonista un centimetro alla volta, senza bisogno di accelerare un passaggio solo per catturare gli spettatori. Fa incastrare i pezzi del puzzle al momento giusto, ci svela dettagli del passato solo quando serve.

Insomma, guardando la serie tv Christian si ha quasi la sensazione di essere sottoposti a una sottile tortura, volta a tenerci inchiodati allo schermo chiedendo ancora una scena, ancora una puntata, ancora una stagione. Una sensazione che non provavamo da tanto tempo, guardando una serie tv italiana. Precisamente dalla prima stagione di un'altra storia di criminalità e - in un certo senso - immortalità, ambientata qualche chilometro più a sud. Ecco perché a Sky possono stare tranquilli, Christian è arrivato a colmare il vuoto lasciato da Gomorra

Voto: 9

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