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Sabato, 20 Aprile 2024

La recensione

Marianna Ciarlante

Giornalista

Perché vale la pena guardare la storia di Ghislaine Maxwell su Netflix

C'è qualcosa di profondamente oscuro nella storia e nella psicologia di Ghislaine Maxwell, qualcosa di perverso, di amorale, tossico. Lo si percepisce da subito, dai suoi occhi, dal suo fare saccente, dal suo voler essere sempre al posto giusto e con le persone giuste e, più di ogni altra cosa, dal suo incessante desiderio di soddisfare i bisogni del suo uomo al costo di finire al centro di un losco traffico sessuale. Per chi non dovesse conoscere questo controverso personaggio della storia contemporanea americana, oggi protagonista di un interessantissimo documentario su Netflix, Ghislaine Maxweel è un'imprenditrice britannica nota per essere uno dei volti dell'alta società americana e per essere stata la fidanzata, nonché complice, del finanziere americano Jeffrey Epstein. La sua brama di potere e il suo voler essere parte dei salotti più importanti della borghesia mondiale l'hanno portata a sviluppare una personalità manipolatoria e malata che è diventata il suo modus operandi nella vita di tutti i giorni ma anche la sua stessa rovina. Accecata dal successo, dal potere, dai soldi e dal dimostrare di essere di più degli altri, solo perché al fianco dei potenti, questa donna ha usato i soldi per manipolare giovani ragazze e sfruttarle sessualmente pur di riuscire a mantenersi vicino l'uomo di cui è sempre stata follemente innamorata, Jeffrey Epstein ma per cui da sola, con il suo aspetto fisico e la sua età non era abbastanza.

La storia vera di Ghislaine Maxwell

"Jeffrey Epstein ha bisogno di raggiungere tre orgasmi al giorno" era ciò che si ripeteva per giustificare i suoi crimini. Girava in macchina alla ricerca di giovani donne da adescare e sfruttare sessualmente per poter soddisfare sessualmente l'uomo di cui era innamorata. Le cercava belle, giovanissime e con le caratteristiche fisiche che sarebbero potute piacere al suo uomo, prometteva loro soldi, scalate sociali, una carriera nel settore dei loro sogni. Lei, dopotutto, conosceva tutti da Bill Clinton al Principe Andrea d'Inghilterra quindi il coltello lo aveva sempre dalla parte del manico. E loro, giovani, ingenue, speranzose di poter avere una vita migliore, le credevano e finivano in un inferno abbellito da arredamenti di lusso, ville con piscina, abiti griffati e sesso con un uomo a cui dovevano fare tutto ciò che lui desiderava, pur non volendolo. 

La pericolosità e la malvagità di Ghislaine Maxwell esce fuori dal documentario Netflix con una forza incredibile. Le sue vittime la accusano di essere peggio dello stesso Epstein che le abusava sessualmente perché lei era la mente, l'organizzatrice di questa macchina infernale, la burattinaia senza scrupoli e senza coscienza di un gioco fatto di sfruttamento, manipolazione, abuso.

Irriverente, scioccante, riflessivo, questo documentario Netflix si aggiunge a una lunga lista di storie vere tra le più interessanti della nostra contemporaneità che Netflix ci sta facendo riscoprire di settimana in settimana e se siete tra coloro che non conoscono la storia di questa donna, oggi in carcere per adescamento di minori e traffico sessuale, correte a guardarla perché c'è tanto da imparare dai suoi errori. 

Voto: 7 e mezzo

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