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Martedì, 23 Aprile 2024

La recensione

Marianna Ciarlante

Giornalista

Caro Tim Burton, forse era meglio non farla una serie su Mercoledì Addams

C'è qualcosa che non funziona in Mercoledì di Tim Burton, qualcosa che non convince, qualcosa che infastidisce perfino ed è la stessa Mercoledì Addams, la protagonista di questa nuova serie Netflix che punta a raccontare la storia di un iconico personaggio della famiglia Addams ma che, alla fine, si è rivelato tutto tranne che interessante o meritevole di diventare protagonista di una serie tv. Tim Burton ha creato una serie che sembrava promettere bene ma che ha navigato tra i generi del fantasy e del dark mistery, fino a passare per il teen drama senza riuscire mai a trovare un suo giusto collocamento e ha raccontato una storia dove, a essere messo in mostra, è stato solo l'insopportabile cinismo della sua protagonista che, tra tutti, è il personaggio peggiore, nonché l'unico a non evolvere mai e a non mostrare un minimo di cambiamento interiore.

La trama di Mercoledì gira intorno a un mistero da risolvere, questo grande mostro assassino da individuare e nonostante qualche riferimento cinematografico buttato qua e là come le atmosfere alla Harry Potter o il rifacimento, in chiave moderna, della leggendaria scena del sangue durante il ballo della scuola tratta da Carrie di Brian De Palma, questa serie non riesce affatto a coinvolgere lo spettatore, anzi, lo allontana. 

Tim Burton ha, forse, fatto qualche errore di valutazione pensando che il personaggio di Mercoledì, una ragazzina senza sentimenti, cinica e inespressiva potesse in qualche modo piacere, colpire il pubblico, affascinarlo ma così non è stato. Anche il più secondario personaggio della storia si dimostra più interessante di lei e se c'era qualcuno che poteva dare una spinta in più a questa trama abbastanza semplicistica erano i personaggi interpretati da Catherine Zeta-Jones  e Luis Guzmán, Morticia e Gomez Addams a cui, però, sono state riservate pochissime scene, così come allo zio Fester. 

Noiosa, ripetitiva, poco dinamica e con una protagonista talmente chiusa tra le pareti del suo cinismo da diventare insopportabile, questa serie di otto episodi viene voglia di abbandonarla dopo il solo primo episodio e forse sarebbe meglio così perché anche arrivando alla fine non si sarà ricevuto molto in fatto di emozioni. 

Voto: 5

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