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Martedì, 23 Aprile 2024
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Tre serie tv per i nostalgici di "Ai confini della realtà"

La famosissima serie degli anni '50, tra fantascienza, sociologia, etica, ha ispirato molte altre serie tv di oggi

Altro che streaming ed effetti speciali mozzafiato: nel 1959 andava in onda per la prima volta "Ai confini della realtà" (titolo originale "The Twilight Zone") un vero must per gli amanti della fantascienza. La serie tv statunitense riscosse un enorme successo non solo negli Usa ma anche in Italia e nel resto del mondo, tanto che venne riproposta in tre diversi periodi storici: la serie "classica", creata da Rod Serling (che introduceva personalmente ogni puntata) e che vide tra gli sceneddiatori autori del calibro di Ray Bradbury, andò in onda dal 1959 al 1964. La seconda serie fu trasmessa dal 1985 al 1989, e la terza tra il 2002 e il 2003. Un nuovo reboot della saga era stato trasmesso nel 2019.

Qual è stato il grande successo di questa serie, almeno di quella classica? Il fatto che in realtà negli episodi (che raccontavano ognuno una storia diversa) si parlasse sì di fantascienza, ma anche tanto di società, filosofia, etica, insomma, storie di normali persone che venivano radicalmente cambiate dall'incontro con "l'ignoto", rendendo credibile anche l'impossibile, e facendo fantasticare molti di noi. Il più delle volte con un finale in grado di ribaltare completamente la prospettiva.

Sulla scia de "Ai confini della realtà" sono nate molte serie tv che esplorano "la regione dell'immaginazione", con storie al limite dell'assurdo, ambientate nel presente, in un futuro prossimo o in un passato alternativo.

Andiamo a vederne 3:

Black Mirror (Netflix)

È forse l'esempio più famoso, più acclamato dalla critica e dagli spettatori. Questa serie tv britannica, che ha fatto incetta di Emmy, racconta in ogni episodio una storia diversa: è ispirata al mondo di oggi ma ambientata in un futuro prossimo, incentrata su problemi di attualità e sulle sfide poste dall'introduzione di nuove tecnologie. Gli esseri umani sapranno sfruttarle per migliorarsi, o ne diventeranno schiavi?

Love death + robots (Netflix)

In questa serie animata antologica per adulti, ogni episodio ambientato nel futuro è autoconclusivo e abbraccia più generi, tra fantascienza, horror e commedia. I toni sono decisamente e volutamente più assurdi: si va dal dominio dello yogurt che improvvisamente diventa intelligente ai comattimenti tra mostri la cui mente è legata a quella degli esseri umani.

Electric Dreams (Amazon Prime Video)

Una serie tv di fantascienza, ambientata sempre in un futuro non troppo lontano, con ogni episodio a se stante, su Amazon Prime Video. E se vi ricorda un po’ troppo “Black Mirror”, basta dire che “Electric Dreams” è tratta dai racconti di Philip K. Dick, uno dei più grandi scrittori di fantascienza.

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