Trentenni, è il vostro momento: alzi la mano chi non ha mai visto una puntata di "Siamo fatti così", conosciuto anche come "Esplorando il corpo umano". Il celebre cartone animato, nato nel 1986 e visto di buon occhio sia dai genitori sia dagli insegnanti, si proponeva di far conoscere il corpo umano ai bambini. E spesso si trovava in tv durante le scorpacciate pomeridiane di cartoni, magari tra una serie giapponese e l'altra, in modo da divertirsi ma imparando anche qualcosa.

Pronti a fare un tuffo nel passato? La prima stagione di "Siamo fatti così" si trova su Netflix, con 26 episodi di 24 minuti volti a viaggiare esplorando il corpo umano, come recita anche la famosissima sigla di Cristina D'Avena.

In questa serie tv educativa francese (co-prodotta con la tv svizzera), ideata da Albert Barillé, viene illustrata con l'aiuto di personaggi animati, la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure antropomorfe per rappresentarne i componenti microscopici, come batteri, globuli bianchi, vitamine, e così via. Il corpo umano è raffigurato come una grande "fabbrica" controllata dal cervello, in grado di controllare l'andamento dei lavori e di intervenire - facendo scendere in campo le diverse difese - quando c'è qualcosa che non va, da una ferita a una malattia.

Combinazione, con il Covid-19, nei mesi scorsi è tornata molto alla ribalta la puntata dedicata a virus e batteri, che spiega molto bene come si può venire a contatto con un virus e cosa succede al nostro corpo.

Chi da piccolo ha visto "Siamo fatti così" ricorderà probabilmente anche le altre serie tv didattiche di Albert Barillé, spesso vendute poi anche in edicola, come "Ai confini dell'universo" e "Grandi uomini per grandi idee"