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Venerdì, 19 Aprile 2024
La storia vera

La storia vera del volo MH370 che ha ispirato la docu-serie Netflix

La ricostruzione di quello che è accaduto nel 2014 con il volo di di Malaysia Airlines scomparso senza lasciare alcuna traccia

Netflix è pronta a lanciare una nuova docu-serie che racconterà uno dei misteri irrisolti più iconici della storia contemporanea, la scomparsa del volo MH370 nel 2014, letteralmente svanito nel nulla. Con 3 episodi e diverse testimonianze, Netflix racconterà una delle storie più incredibili legate ai misteri aerei e cercherà di ricostruire quanto accaduto in quel8 marzo 2014 quando  dopo il decollo cancellò le sue tracce e quelle dei suoi oltre 200 passeggeri. Ma se volete scoprire qualcosa in più sulla storia vera che ha ispirato questo nuovo documentario Netflix, continuate a leggere.

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Volo MH 370, la storia vera che ha ispirato la docu-serie Netflix 

La scomparsa

Era il 2014 quando un aereo di Malaysia Airlines, il cosiddetto volo MH370, Boeing 777-200ER, è scomparso nel nulla facendo perdere le sue tracce e diventando uno dei misteri aerei irrisolti più grandi degli ultimi anni. È accaduto tutto nella notte dell'8 marzo 2014 quando, esattamente 42 minuti dopo la mezzanotte, il volo partito da Kuala Lumpur, in Malesia e diretto verso Pechino con 227 passeggeri a bordo, la maggior parte di origine cinese, si è letteralmente volatilizzato. Dopo essersi portato a un'altitudine di 10.500 metri, l'aereo ha interrotto tutte le comunicazioni con la torre di controllo di Kuala Lumpur e le ultime parole del comandante Zaharie Ahmad Shah (assistito da Fariq Hamid, un giovane al suo ultimo volo di addestramento), un 53enne tra i piloti con più esperienza della compagnia aerea, sono state: "Buona notte. Malaysia 370", da lì, non si seppe più nulla di questo volo scomparso perfino dai radar. Appena dopo essere entrato in zona aerea vietnamita, l'aereo scomparse dai radar malesi e, a causa di diverse incomprensioni e malintesi, le operazioni di ricerca partirono con ben 5 ore di ritardo e non portarono a nulla. 

La recensione di Volo MH370

Le ricerche

Furono utilizzati 34 navi e 28 aerei per cercare il volo MH370, o perlomeno i suoi resti, ma le ricerche non portarono a nulla. L'unico indizio scoperto fu che dopo aver interrotto le comunicazioni, il volo aveva fatto una virata drastica in direzione sud-ovest tornando indietro verso la Malesia. Si trattava di un percorso molto particolare e, secondo le tempistiche di queste manovre, si escluse l'ipotesi di dirottamento o di suicidio/strage da parte del pilota. Furono tante le piste e le ipotesi che si svilupparono su questo caso di scomparsa mai risolto. 

Le inchieste e il ritrovamento dei detriti

Furono anche aperte delle inchieste giornalistiche e lanciate teorie complottiste di diverso genere. Gli elementi a disposizione per le indagini sono pochissimi da non riuscire a fare subito passi in avanti per le ricerche. L'unica scoperta, rivelata dal Wall Street Journal  è stata che l'aereo volò per ulteriori tre ore dopo la scomparsa dai radar, dato che la Malesia fu costretta ad ammettere lasciando intendere che, fino a quel momento, aveva forse cercato di insabbiare qualcosa. A quasi un anno e mezzo dalla scomparsa, però, ci fu una svolta, un frammento di un aereo, poi identificato come parte del volo MH370, venne scoperto sull'isola della Riunione, vicino al Madagascar. Altri tre pezzi dell'aereo furono trovati poi in Mozambico. La maggior parte dei ritrovamenti dell'aereo avvennero grazie al lavoro dell'appassionato di questa storia Blaine Gibson che si è dedicato a investigare, amatorialmente, sulla vicenda. I detriti dell'aereo furono consegnati da Gibson al console australiano in Mozambico che, poco dopo, fu assassinato improvvisamente da un sicario e anche se i giornali locali parlavano di un suo passato corrotto, Gibson pensò subito che l'assassinio era legato al ritrovamento dei detriti. 

Cosa è successo davvero? Le ipotesi più certe

Cosa è successo davvero quella notte? Dopo anni di indagini le risposte certe sono che quanto accaduto è stato volontario e non causato da errori o problemi tecnici. Il comandante ha disattivato il pilota automatico e sembrerebbe abbia superato i 12mila metri di altitudine dopo la virata. A questa altezza, infatti, soprattutto se raggiunta lentamente, l'aereo si depressurizza e i passeggeri non se ne accorgerebbero neanche, vedrebbero solo scendere le maschere di ossigeno che, però, hanno una durata di 15 minuti, dopo di che, il corpo non resisterebbe provocando la morte. E sarebbe successo proprio questo ai passeggeri del volo MH370. Il pilota, invece, che ha a disposizione maschere di ossigeno della durata di più ore, avrebbe continuato a volare. Quindi il responsabile più probabile di questa vicenda fu il capitano Zaharie Ahmad Shah. Ma le teorie, negli anni, sono state diverse dall'intercettazione da parte dei caccia americani all'attacco terroristico russo per distogliere l'attenzione dalla guerra in Crimea.

Quando esce Volo MH370 su Netflix 

La docu-serie in 3 episodi sulla storia dell'aereo scomparso nel nulla della Maledia Airlines debutterà sul catalogo della piattaforma di streaming il prossimo 8 marzo in tutti i Paesi in cui è attivo il servizio. 

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