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Giovedì, 28 Marzo 2024
The Handmaid's Tale

"The Handmaid's Tale è sempre più vicina alla realtà". Parla il produttore della serie

Warren Littlefield commenta, amareggiato, la somiglianza sempre più forte tra la serie con Elisabeth Moss e la realtà dopo quanto accaduto negli Stati Uniti sul tema aborto

The Handmaid's Tale era nel pieno delle riprese della sua quinta stagione quando, venerdì scorso, la Corte Suprema Statunitense ha abolito il diritto all'aborto a livello federale, conquistato dagli USA nel 1973 con la sentenza Roe v Wade. Mettere a paragone la serie Hulu basata sul romanzo distopico di Margaret Atwood con la situazione che stanno vivendo gli Stati Uniti diventa immediato e fa anche una certa paura perché sembra proprio che le "premozioni" sul futuro nefasto dell'America, della scrittrice canadede, inizino ad avverarsi. 

A dire la sua sull'accaduto è stato il produttore esecutivo della serie, Warren Littlefield che ha affermato che la storia di The Handmaid's Tale si sta non solo avvicindando sempre più alla realtà ma si sta perdendo in essa. 

"Abbiamo detto molte volte in un certo numero di anni che ci piacerebbe essere meno rilevanti - commenta Littlefield a Deadline - ma purtroppo lo show è stato ossessivamente rilevante e oggi lo sembra ancora di più."

Per chi non ha mai visto la serie, The Handmaid's Tale racconta un futuro prossimo dove gli Stati Uniti sono governati da un governo dittatoriale, Gilead, dove le donne vengono portate via e assegnate a uomini per essere violentate e portare avanti le generazioni. Non possono leggere, non possono scrivere, ribellarsi alle violenze, non possono vestirsi come vogliono, amare chi vogliono, non hanno accesso ai soldi, devono stare zitte, occuparsi della casa e semplicemente "sfornare figli". Quando la serie è andata in onda su Hulu in concomitanza con l'inizio della presidenza Trump, è stata spesso utilizzata dai manifestanti politici per enfatizzare il loro messaggio, con l'iconico abito rosso delle ancelle e i cappucci bianchi che coprono la visuale diventati sinonimo di repressione femminile e resistenza.

"È un enorme motivo di orgoglio vedere le proteste in tutto il Paese, e anche le proteste in tutto il mondo, in cui le donne indossano il costume dell'ancella diventato simbolo della lotta per le donne libertà e diritti delle donne", ha affermato Littlefield che ha anche sottolineato di aver provato un'enorme tristezza, rabbia e frustrazione per il momento storico che sta vivendo l'America.

"Dobbiamo mobilitarci, dobbiamo renderci conto di cosa dovranno affrontare le donne per trovare servizi che le proteggano -ha aggiunto - le distanze che devono percorrere. Dovremo costruire nuove infrastrutture negli stati in cui è supportata, combattere il più duramente possibile".

Alla domanda se si aspettavano di apportare modifiche ai prossimi episodi alla luce di questa ultima mossa nella vera America, Littlefield ha detto che non pensava che sarebbe stato necessario perché "la serie fa già eco a ciò che stiamo vivendo oggi".

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