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Giovedì, 25 Aprile 2024
Wanna

Wanna: come è stata realizzata la serie Netflix su Wanna Marchi

Gabriele Immirzi, produttore della della docu-serie sulla televenditrice più famosa d'Italia svela come ha fatto a realizzare il nuovo titolo di punta di Netflix

Netflix sta per lanciare una delle serie più attese del 2022, Wanna, la nuova docu-serie italiana sulla televenditrice più famosa d'Italia, prodotta da Fremantle Italia che debutterà il 21 settembre, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. La docu-serie Wanna, di Alessandro Garramone, è stata scritta dallo stesso Alessandro Garramone e Davide Bandiera ed è diretta da Nicola Prosatore mentre, la produzione, è di Gabriele Immirzi per Fremantle Italia. I 4 episodi sono stati realizzati attraverso 22 testimonianze, circa 60 ore di interviste e immagini tratte da oltre 100 ore di materiali d’archivio per ricostruire gli eventi in modo fattuale e accurato e raccontare un caso che ha fatto scalpore attraverso le testimonianze di tutti, dalle dirette interessate alle vittime, passando per figure più significative del nascente mondo delle tv private e delle televendite dell’epoca.

Qui il trailer ri Wanna

La trama di Wanna

Lo stile aggressivo con cui Wanna Marchi si rivolge agli spettatori è il marchio di fabbrica degli show in cui propone creme dimagranti miracolose. Per tutti gli anni ‘80 la sua immagine e i suoi prodotti impazzano, rendendola ricchissima e famosa, insieme al suo unico e vero braccio destro, la figlia Stefania. Le due passano dal successo alla clamorosa caduta di inizio anni ‘90, quando “l’impero Wanna Marchi” si sgretola e le scaraventa sul lastrico. Un disastro che scatena nelle due la voglia di riscatto. Dopo avere venduto l’illusione della forma fisica perfetta, passeranno a commercializzare l’unica cosa che nessuno aveva mai pensato di vendere: la fortuna. Creme dimagranti e antirughe lasciano così il posto ad amuleti e numeri benedetti venduti insieme al Maestro di vita Do Nascimento. Questa strepitosa macchina da soldi si sarebbe poi rivelata essere altro: una truffa clamorosa, realizzata grazie a una complice insospettabile, la televisione.

Come è stata realizzata la docu-serie Wanna

A rivelare i dettagli sulla realizzazione di Wanna è il produttore della serie, Gabriele Immirzi. L’arco produttivo per la realizzazione di Wanna è stato di circa due anni, con nove mesi di montaggio. Il lavoro di ricerca preparatoria per la scrittura è durato circa un anno e ha visto impegnato un team di 3 giornalisti e altrettanti ricercatori di immagini. Le ricerche si sono orientate in tre direttrici principali:

La ricostruzione dei fatti

"Al momento della nostra ricerca non esistevano libri o indagini aggiornate che ricostruissero la vita e le vicende di Wanna Marchi con conferme sufficienti. Abbiamo proceduto quindi a fare un primo giro di interviste conoscitive e abbiamo ricavato una serie di informazioni che poi sono state incrociate con tutte le 5000 pagine di carte giudiziarie che abbiamo potuto rinvenire, principalmente nelle procure di Bologna e Milano". 

La ricerca delle persone

"Per arrivare alle 22 testimonianze che vediamo in video siamo passati da una prima presa di contatto con almeno 150 possibili testimoni (tra questi, molte sono vittime riconosciute della truffa che è costata a Wanna Marchi e alla figlia la condanna definitiva) che in alcuni casi hanno preferito non comparire, limitandosi a raccontare informazioni interessanti per ricreare il contesto. In un paio di casi la ricerca di alcuni testimoni ha richiesto molti mesi di lavoro perché, a vent’anni di distanza, alcune persone sembravano essersi dissolte nel nulla. Per la vastità del racconto da raccogliere, alcuni testimoni sono stati intervistati in più momenti. Per Wanna Marchi e Stefania Nobile, ad esempio, è stato necessario svolgere tre interviste a testa". 

La ricerca dei repertori

"La docuserie ha una lunghezza complessiva di circa 180 minuti che sono il risultato di 60 ore di interviste, 80 ore di repertorio e 90 di repertorio esclusivo di televendite. Per ricostruire le fasi della vita di Wanna Marchi come acclamato personaggio pubblico abbiamo fatto ricorso alle Teche della Rai, di Mediaset, di Telemontecarlo, della Rsi svizzera e di SkyTg24, oltre ad alcuni repertori trovati negli archivi di piccole tv private. La parte sicuramente più impegnativa è stata la ricerca del repertorio delle televendite, una vera e propria caccia al tesoro tra cantine di collezionisti, pagine web destinate ai nostalgici degli anni ‘80/’90 e quei pochi archivi di tv private che hanno conservato qualche testimonianza. Abbiamo chiesto a tutti gli intervistati (in primis a Marchi e a Nobile) di aprirci album fotografici e repertori privati che contribuiscono a ricreare il clima delle varie fasi storiche che la vicenda attraversa. Abbiamo svolto una ricerca particolarmente approfondita anche negli archivi dei giornali quotidiani e periodici e, piccola curiosità, per esigenze di ripresa, abbiamo fatto ricostruire dagli scenografi su base “filologica” le confezioni dei principali prodotti di Wanna Marchi".

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