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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

Perché tutti dovrebbero guardare l'ultima grande televendita di Wanna Marchi su Netflix

I capelli rosso fuoco con cui tutti la ricordiamo, ora che ha 80 anni, sono bianchi ma lo sguardo è sempre lo stesso, così come quell'accento bolognese marcatissimo e quel tono di voce che, ascoltandolo, farebbe pensare tutti a una sola persona al mondo: Wanna Marchi. E poi il suo talento più grande, quello di saper vendere qualsiasi cosa abbia davanti e così, con tutta la sua eccentrica personalità, quella grinta di voler bucare lo schermo ed essere ricordata da tutti, e ancora, il suo iconico "D'accordo?" con cui concludeva ogni sua televendita e la sicurezza di una donna che non ha più paura di niente, Wanna Marchi torna in tv, questa volta su Netflix, e lo fa con un'ultima grande televendita, quella di se stessa.

La piattaforma di streaming, infatti, ha lanciato un nuovo titolo, tra i più attesi dell'anno, il racconto, in quattro punate e in prima persona della vita e della carriera di una delle televenditrici più famose di sempre, anzi, forse, la più famosa di tutte, Wanna Marchi, quella ragazza nata nella provincia bolognese da una famiglia di contadini che, però, dentro di lei, voleva di più dalla vita e non ha mai avuto paura di ricominciare da zero ogni volta che la vita, o le sue scelte, la facevano ricadere in basso. 

"Io so fare una cosa sola nella vita, vendere, potrei vendere anche te adesso". È con queste parole che la Marchi inizia un intimo racconto di se stessa, delle sue glorie e delle sue cadute. Non sai mai se sta dicendo la verità o no, se è Vanna persona che risponde alle domande (il suo nome all'anagrafe, infatti, è senza doppia v) o "Wanna" personaggio.

Tra testimonianze, domande scomode, immagini del suo passato,  Wanna è schietta, diretta, non ha paura di essere scomoda, dopotutto, ha vissuto dietro le sbarre, di cosa dovrebbe spaventarsi ancora? A tratti si lascia andare a qualche lacrima, a tratti a qualche momento di rabbia ma quando ricorda il suo passato glorioso e la sua abilità nella vendita le brillano gli occhi e la sua voce assume un tono diverso. 

Wanna Marchi è stata parte della vita di tantissime persone, nel bene o nel male, è uno dei simboli della tv che non ha saputo scindere tra cosa è giusto e cosa diventa, poi, sbagliato. È una donna che ha vissuto negli agi e che poi è rimasta senza niente ma al suo fianco c'è un unico e solo grande amore, quello per sua figlia Stefania con cui ha un rapporto quasi morboso e che è diventata una sua creatura. 

Questa docu-serie Netflix in quattro episodi è nostalgica e per certi versi anche educativa, è interessante ascoltare le testimonianze di chi ha lavorato con Wanna Marchi o chi ha subito le sue truffe e poter rimettere, così,  insieme dei pezzi di un puzzle che, nei ricordi, sono sempre stati sparsi qua e là. Con qualche elemento poco convincente come alcune scene di finzione alla fine dell'ultimo episodio e un saltare qua e là nella cronologia dei fatti, Wanna è una docu-serie intrigante e che tutti dovrebbero guardare perché racconta un pezzo di storia dell'Italia che, per quanto abbia avuto un esito negativo, ha comunque qualcosa da insegnare. 

Voto: 7

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