Susan Boyle: "Ho la sindrome di Asperger"

Susan Boyle, la cantante rivelazione della terza edizione di “Britain’s Got Talent” nel 2009, è stata sempre un mistero.

Quando salì sul palco del talent britannico, presentandosi come 47enne zitella scozzese che veniva da un piccolo villaggio dove viveva da sola insieme al suo gatto, nessuno sarebbe stato pronto a scommettere un centesimo su di lei: poi le bastò cantare “I dreamed a dream” dal musical “Les Miserables” per conquistare la giuria capitana dal temibile Simon Cowell e farsi amare dal pubblico.

Il “brutto anatroccolo” ha sempre colpito tutti sia per le straordinarie doti vocali sia per il suo carattere schivo, a volte poco brillante, seguito spesso da esplosioni emotive inaspettate di una sensibilità esagerata.

In una recente intervista al quotidiano The Guardian, la Boyle ha rivelato di essere affettata dalla sindrome di Asperger, una leggera forma di autismo.

La diagnosi, ha raccontato la cantante, le è stata fatta un anno fa da uno specialista, ribaltando quanto le fu diagnosticato da giovane: “Ho avuto una diagnosi sbagliata quando ero ragazza. Mi avevano detto che avevo dei danni al cervello. Ho sempre saputo che non era una diagnosi corretta ma adesso è tutto più chiaro e mi sento sollevata, più in pace con me stessa. Non è una cosa grave, sono stata da uno specialista scozzese che mi ha dato una mano”.

La sindrome di Asperger colpisce la capacità di interazione sociale e di comunicazione e a volte rende difficile la possibilità di costruire relazioni e avere un comportamento appropriato nei diversi contesti sociali.

Susan Boyle ha raccontato di essere stata spesso vittima di bullismo quando andava a scuola nella sua città natale di Blackburn, dove i compagni di classe la facevano sentire “diversa” e la chiamavano “Susie SImple”: Susie la sempliciona.