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Sabato, 20 Aprile 2024
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C'è posta per te segnalata (anche) all'Agcom: "Azioni inaccettabili senza intervento della conduttrice"

Secondo l'associazione Differenza Donna, la storia di Stefano e Valentina, protagonisti della prima puntata del people show di Canale 5, rappresenterebbe "una dinamica misogina delle relazioni"

Non si arrestano le polemiche attorno al caso di Stefano e Valentina, andato in onda nell'ultima puntata di C'è Posta per Te. Dopo la presa di posizione di vari volti dello spettacolo, tra cui l'imprenditrice digitale Chiara Ferragni, anche la ong Differenza Donna ha segnalato la puntata del 7 gennaio scorso condotta da Maria De Filippi, all'Agcom, che ha la competenza di valutare la violazione dei principi legislativi e regolamentari riguardanti la corretta rappresentazione dell'immagine della donna nei programmi di informazione e intrattenimento, sollecitando anche l'esercizio dei poteri sanzionatori.

La ong gestisce dal luglio 2020 il 1522, il Numero nazionale antiviolenza e antistalking di pubblica attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri.  "La trasmissione, infatti, ha divulgato la storia - ricorda Differenza Donna - di una relazione sentimentale connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell'uomo sulla donna, rappresentando una dinamica misogina delle relazioni in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice. Ciò per noi è molto grave in quanto ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili che configurano - conclude l'associazione - se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale". 

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