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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Addio Aldo Biscardi, genio popolare e scanzonato: "denghiu" di tutto

Il "vero inventore del calcio parlato", come lui stesso si definiva, è morto a 87 anni. Il suo modo di raccontare il pallone agli antipodi rispetto ai commentatori moderni

"Ora nel giornalismo sportivo abbiamo gli esperti maniacali che studiano la fase difensiva dell'Huracan e gli schemi su calcio d'angolo del Malaga, oppure i guardoni che passano le giornate seguendo i calciatori su Instagram. Non erano meglio Mosca e Biscardi? Non prendersi sul serio è un'arte sottovalutata, e in questo erano maestri. Il calcio non è una cosa seria, e loro lo sapevano".

Aldo Biscardi

Dice bene il collega Andrea Maggiolo. Aldo Biscardi era un'icona del calcio da bar sport, la passionalità verace e ruspante contrapposta all'iper professionalità ingessata e seriosa dei commentatori di oggi. Il suo racconto del calcio urlato, polemico, viscerale e teatrale - così agli antipodi rispetto alle moderne verbosità tattiche e languide di un Adani o di un Buffa made in Sky - ci fa sprofondare nella nostalgia. Con Aldo Biscardi oggi muore una parte del bambino che è in noi. Muore il ricordo di un "Processo" guardato sulle ginocchia dei nonni o dei papà, quando a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta senza Sky né Premium l'atmosfera caotica e rissosa degli studi della Rai prima e Tele+ e Telemontecarlo poi entrava nelle nostre case, trasferendo sul divano la stessa identica (e autentica) "guerra" tra tifoserie che si esplicitava in tv tra moviole, complotti veri o presunti, "sgup" clamorosi e bombe di mercato quasi mai concretizzatesi.

E' morto Aldo Biscardi: l'annuncio della famiglia

Erano due o tre ore belle e appassionanti quelle passate ad ascoltare il conduttore dai capelli al carotene che martoriava i congiuntivi e aizzava presidenti e dirigenti, commentatori e politici. Sì, perché il "Processo" è stato persino un salotto "politico" in cui il capostipite della commedia dell'arte applicata al pallone, perfetta metafora di buona parte dell'Italia di un trentennio, ha potuto vantare un collegamento con l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, o con Giulio Andreotti, che proprio da Biscardi annunciò che Falcao, inseguito dall'Inter, sarebbe rimasto alla Roma. Per non parlare di Berlusconi: Biscardi riuscì a strappare al presidente rossonero indiscrezioni - "Kakà resta" - che il Cavaliere non rivelava nemmeno alle sue reti.

Il cordoglio di fan e vip sui social

Genio popolare, inventore scanzonato di un modo genuino e bellissimo di raccontare il pallone: l'alto e il basso insieme, questo era Aldo Biscardi. Un maestro che se ne è andato proprio nell'anno in cui è stato introdotto il Var, realizzazione moderna di quel "vogliamo la moviola in gambo" che è stato il principale ritornello del suo "Processo del lunedì". E allora "denghiu" di tutto, Aldone.

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