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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Pensando alle donne afgane", polemica sull'ultima foto (in posa) di Alessio Boni

Ma dietro al gesto dell'attore bergamasco c'è un'iniziativa dell'associazione Wall of Dolls Onlus

L'intento era quello di esprimere vicinanza alle donne afgane, ma l'obiettivo non è stato centrato, almeno secondo il giudizio dei follower. E' stata definita da più parti "autocelebrativa" l'ultima foto pubblicata da Alessio Boni, attore di tv, teatro e cinema, che si è immortalato in uno scatto posato con la didascalia "Pensando alle donne afgane". Un'immagine in sostegno dell'iniziativa #White4AfghanWomen organizzata l'associazione Wall of Dolls Onlus, che però non ha avuto l'esito sperato. 

Le critiche

Nella fotografia in questione, pubblicata nel pomeriggio di ieri da Boni, l'artista 55enne si immortala mentre indossa una camicia bianca e guarda l'orizzonte a braccia incrociate. "In bianco, pensando alle donne afghane", scrive nella didascalia. Poi gli hashtag: #white4afghanwomen #afghanistan wallofdolls. Apriti cielo.  

Tra i tanti messaggi in sostegno dell'iniziativa, sono arrivate anche le critiche dei follower in calce al post: "Una foto così contro una tragedia come quella in atto è cattivo gusto e si poteva evitare", scrive un utente, "mettersi sempre in mostra non attira solo complimenti ma anche critiche e stavolta è di una superficialità incredibile". E ancora: "Come quelli che postano la foto del cu*o con frasi di Bukowski giusto per darsi un tono"; "Grazie alla tua camicia bianca quelle donne sono salve! Uauuuu!"; "Un metodo autocelebrativo, statico e per niente costruttivo". 

L'iniziativa  #White4AfghanWomen

Dietro allo scatto, però, c'è una iniziativa nobile, ovvero #White4AfghanWomen. In particolare, l'associazione Wall of Dolls Onlus, il muro delle bambole contro il femminicidio ha ideato un'azione a sostegno delle donne dell'Afghanistan. Domenica 22 agosto uomini e donne sono stati invitati a pubblicare sui propri social un post indossando qualsiasi indumento bianco, come simbolo di vicinanza con le bambine, ragazze e donne di Kabul, per non farle sentire sole e in supporto al loro coraggio e alla loro forza per resistere. "Oggi l'Afghanistan - si legge in un comunicato - è tornato indietro di 20 anni. Una vergogna ed un'offesa a tutte quelle persone che hanno dato la loro vita per la difesa dei diritti umani. Le donne non potranno più avere un'istruzione, non potranno più lavorare, e dovranno stare chiuse in casa a subire violenze di ogni genere da uomini che non hanno scelto di sposare, bambine obbligate a fare sesso con uomini anziani con la barba lunga e il mitra in mano". 

I prossimi impegni di Boni

Nessuna risposta alle critiche al momento da parte di Boni, impegnatissimo in questo periodo sia sul fronte professionale che privato. Presto per lui arriverà il ruolo nella docuserie Rai "Le montagne del cuore" su Rai Uno, storia di Walter Bonatti, poi la nascita del secondo figlio a novembre. 

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