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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Annalisa Minetti: "Io, Wonder Woman consapevole delle mie fragilità" | INTERVISTA

La cantante e campionessa paralimpica si racconta un passo dalla finale di Ora o Mai Più. Dalle lacrime in studio allo scontro con Ornella Vanoni. Dagli haters ("Vorrei passarci una giornata insieme") al nuovo album (con Filippo Bisciglia e Max Laudadio). E intanto corre verso Tokyo 2020

C'è una foto su Instagram che racconta appieno Annalisa Minetti. E' seduta al tavolino di un locale, con una mano tiene in braccio la figlia Elèna Francesca e con l'altra sbriga al telefono le ultime incombenze di lavoro. "Anche voi fate milioni di cose contemporaneamente?", chiede alle follower nella didascalia. Quarantadue anni e una vita piena, in barba a quella retinite pigmentosa (malattia genetica caratterizzata da una degenerazione progressiva, ndr) che a partire dai diciotto ha cominciato ad offuscare il suo mondo. 

Cantautrice, campionessa paralimpica, mamma di Fabio (dieci anni, avuto dalla precedente relazione con il calciatore Gennaro Esposito) e di Elèna e moglie innamorata del ricercatore scientifico e fisioterapista Michele Panzarino, sposato tre anni fa ("Che ha aggiustato i miei tendini, ma anche il mio cuore", ha raccontato). Ed ancora scrittrice e in passato candidata politica (pentita). Tante le sfide vinte negli anni. Finalista a Miss Italia nel 1997, vincitrice al Festival di Sanremo nel 1998, medaglia di bronzo nei 1500 metri alle Paraolimpiadi di Londra nel 2012. L'ultima scommessa si chiama 'Ora o mai più', quel talent show di Rai Uno dedicato agli artisti interessati ad un rilancio televisivo e diventato ormai un vero e proprio cult grazie ad un eroe chiamato Amadeus che gestisce una giuria sopra le righe. 

Quando la chiamiamo è a Milano, ha appena finito l'allenamento per le Olimpiadi di Tokyo 2020 ed è in attesa di proseguire le prove per la finale dello show, in onda stasera alle 21.20. Intanto si coccola la sua bimba: "Elèna sarà il sottofondo della nostra intervista, ci faccia l'abitudine - dice - Quando ho impegni televisivi organizzo tutto alla perfezione insieme a mio marito: stavolta Fabio è rimasto a Roma col papà e la piccola è venuta con me".

Pronta per la finalissima?
Sono assolutamente contenta di quest'esperienza, perché ho dovuto affrontare un percorso in salita. A 42 anni ho dovuto re-imparare a difendermi dagli attacchi e trovare la forza di vedere il lato positivo sempre. E' un aspetto di me che ho riscoperto nuovamente. 

Si riferisce in particolare alle critiche di Ornella Vanoni...
Lì per lì alcuni commenti mi sono sembrati sterili e mi hanno ferita. Dire che ho una "voce stridula" mi ha fatto pensare che non sapessi sfruttare al meglio le mie doti canore. Poi ho imparato a rivalutare i miei registri. Quando si ha tantissimo potenziale, si tende a strafare, a non avere la gestione totale dell'entusiasmo: a volte andare oltre i limiti può disturbare. Ornella mi ha fatto notare che alle sue orecchie arrivava forte il mio modo di esprimermi. Ho capito il perché: il suo stile è molto più pacato, più jazz, rispetto alla mia veracità. Col tempo abbiamo trovato il giusto equilibrio e ci siamo "incontrate". Ed io ho scoperto un nuovo modo di interpretare. 

Poi c'è il pubblico, che le ha dedicato una standing ovation e che per la prima volta ha scoperto il suo lato più fragile.
Ho sempre tenuto ben nascosta la mia fragilità, pensando di doverla tutelare. Invece ho capito che c'era bisogno di mostrare anche un'altra Minetti, quella non meno combattiva, ma un po' meno "Wonder Woman" (sorride, ndr). E' stata una grande opportunità: il pubblico percepisce l'autenticità ed ha apprezzato. Mi sono commossa insieme agli spettatori e loro mi hanno accolta con più umanità. 

"Non vedere è stata per me un'opportunità", ha spiegato. Così forti si nasce o si diventa?
Senza dubbio ci si diventa. Ognuno di noi ha un potenziale infinito, un terzo occhio e la possibilità di andare oltre i suoi limiti. Ma è il disagio che permette di trovare la forza. E' matematico. Albert Einstein diceva che è proprio nel momento di crisi che reagisce un paese ed è nel momento di crisi che troviamo l'ingegno adatto a reagire. Chi ha rispetto per un dono così grande, come è quello della vita, sente anche l'esigenza di trovare il modo per condurla in maniera soddisfacente. E' chiaro che, non vedendo, io ho dovuto trovare parametri diversi da quelli di prima. 

C'è fragilità anche dietro quegli haters che la attaccano sui social ("Se cieca, non dovevi fare figli", le hanno scritto tempo fa, ndr)?
Non so cosa li muove. Potrebbero essere molto insoddisfatti e potrebbero non aver capito come ottimizzare la loro vita. Motivo per il quale preferiscono guardare il "prato del vicino". Ma se osservi l'altro e non guardi te stesso hai un problema. Per migliorare il mondo bisogna migliorare se stessi. D'altro canto, però, penso anche che alcuni di loro si comportano così senza neanche pensare davvero a ciò che scrivono: lo fanno per una vera e propria "professione del male". In questo senso, penso che non vadano solo contestati, ma recuperati: io vorrei conoscerli vis a vis e passarci una giornata, per fargli capire che stanno sprecando il loro tempo. 

Stasera presenterà sul palco un brano inedito. Cosa può anticiparci?
Il titolo sarà rivelato solo in puntata. Racconta la storia di una persona che vive un momento di forte apatia e rinuncia volontariamente a vivere. Parla dell'importanza di saper diffondere amore, cosa che io provo a fare quotidianamente con il mio lavoro. Ho intravisto che, soprattutto tra i giovani, è sempre più comune la depressione. Ci sono molti ragazzi che subiscono tante fobie in questa società malata che porta a rinunciare ai valori più belli. Per questo voglio diffondere lo sport, entrare nelle scuole. Fare politica, senza fare politica. Penso a Gesù: un grande politico non politico che diffondeva l'amore. 

Lei anni fa c'ha provato davvero con la politica...
E' stata un'esperienza molto breve. Perché in quel breve periodo ho avuto tutto il tempo di rendermi conto che non è l'ambiente adatto a persone che vogliono restare pulite. 

Quali impegni dopo Ora o Mai Più?
Il nuovo album sarà una vera sorpresa. Includerò nel progetto personaggi televisivi che non sono professionalmente cantanti, ma che hanno inaspettatamente una bellissima voce. Uno degli autori sarà Max Laudadio. E duetterò con Filippo Bisciglia. Domenica, inoltre, comincio il tour al carnevale di Fano (PU). Nel frattempo sto lavorando ad un programma radiofonico, dove mi occuperò anche della parte autorale. E nel 2020 sarà la volta di Tokyo. Tante cose in ballo, ma io sono una persona che ne fa una per volta ed ognuna fatta bene. 

Ha detto che non conserva alcun disco della sua carriera. Perchè?
Perché sono un po' strana (ride, ndr). Non ho né dischi né medaglie. Non le ho esposte, perché credo che siano cose che servono più agli altri che a noi stessi. Io so quello che ho fatto ed ho una memoria personale dentro di me. Forse è anche un gesto di rinuncia a tutto ciò che è visivo. Sono cose materiali. Io do valore al percorso, a tutto quello che mi ci ha fatto arrivare a quella medaglia. Conservo tutto nel cuore. 

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