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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Redazione

Il servizio antieuropeista di "Anni 20": sarcasmo o disinformazione?

Il tempo di lasciar sbollire il caso Fedez-Concertone e la Rai è di nuovo al centro delle polemiche. Stavolta il casus belli è il servizio antieuropeista andato in onda ieri sera durante la trasmissione Anni 20 su Rai 2. L'amministratore delegato Fabrizio Salini è "furioso", come viene riferito da più parti, la politica è schierata da una parte e dall’altra, così come il pubblico. Ma cosa è successo? Cosa c'era nel servizio?

"Cosa offre la casa? Una selezione di tarme essiccate a colazione e un gustoso biscotto alla farina di vermi inzuppato in un bel calice di vino annacquato. Un film dell'orrore? No, ce lo chiede l'Europa di mangiare da schifo", sono le prime parole declamate dal giornalista Antonio Rapisarda, con tanto di animazioni mischiate a immagine di repertorio di vermi in padella. Dal via libera alla proposta della Commissione europea sull’uso di tarme della farina gialla essiccati come nuovo alimento alla storia "del vino annacquato voluto dall’Europa", il servizio mette in fila il Nutriscore ("sponsorizzato dalla Francia"), il piano vaccini ("Siamo ancora chiusi con il coprifuoco mentre Oltremanica l’Inghilterra brinda alla libertà"), il Recovery Fund (che "prescrive debiti e nuove tasse, ma ci chiede anche di munirci di bavaglio raccomandando una sorta di ddl Zan in scala contintentale"), un elenco del "delirio regolatorio" europeo degli ultimi anni, la "classe politica che ha giustificato austerità e folli cessioni di sovranità", insieme al "mantra del 'ce lo chiede l’Europa'", che non è sempre sbagliato, "solo che da queste parti continuano ad ascoltare sempre i consigli sbagliati: se è vero come è vero che su riforma della giustizia, codice degli appalti e campi rom, invece di dire tre volte sì, siamo fermi invece al chissenefrega". 

Una cavalcata (sottolineata anche dall'uso del rossiniano galopp dall'Ouverture del Guglielmo Tell) di circa due minuti con notizie e concetti messi insieme un po' a casaccio (tanto per dirne una l'ennesimo riferimento a sproposito al ddl Zan in mezzo al Recovery Fund abbinato all'idea del "bavaglio", insieme all'animazione di una persona che si mette la mascherina), condensando questioni complesse come le trattative europee sui vaccini, la Brexit e molto altro in poche frasi volutamente provocatorie e parziali. 

Per Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, si tratta di "disinformazione, falsità, attacco infondato all’Europa proprio mentre ai vertici ci sono alte personalità italiane e l’europeismo grazie al governo Draghi è ormai condiviso da tutti in Parlamento" mentre Lia Quartapelle del Pd ha scritto su Twitter: "Mi è sembrato incredibile trovare tanta propaganda e superficialità in un servizio della TV pubblica. Poi ho visto che la trasmissione si intitola 'Anni Venti' e ho capito. Evidentemente non è servizio pubblico ma un omaggio alla propaganda degli anni Venti del secolo scorso". Giorgia Meloni e altri esponenti del centrodestra hanno invece gridato alla censura dopo le critiche che hanno sommerso il servizio e la trasmissione (non nuova a polemiche, anche un altro servizio dedicato proprio al ddl Zan è stato accusato di essere fazioso e superficiale). "Il PD invoca il bavaglio contro Anni 20 per un servizio sarcastico che osa criticare l’UE. Vogliono trasformarci nella Corea del Nord e la cosa più grave è che la Rai, piuttosto che difendere il pluralismo, fa sapere di essere pronta alla censura. Ecco la loro libertà di pensiero", è la posizione della leader di Fratelli d'Italia. Forse sarebbe il caso di fermarsi e capire qual è il confine tra sarcasmo e semplice disinformazione? 

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