Antonella Clerici dice no a ‘Miss Italia’, Patrizia Mirigliani: “Mi dispiace”
In un'intervista al settimanale 'Spy' la patron del concorso di bellezza ha espresso il suo rammarico per il rifiuto della conduttrice
E’ degli ultimi giorni la notizia che ‘Miss Italia’, il concorso di bellezza più longevo della storia dello spettacolo italiano, tornerà in Rai dopo una migrazione su La7 durata due edizioni. Il prossimo 6 settembre il primo canale trasmetterà la finale in diretta da Jesolo in una diretta televisiva che sarà anche l’occasione per festeggiare gli 80 anni della storica kermesse.
In merito al conduttore della serata, le bocche restano ancora cucite. Gli ultimi rumors indicano Alessandro Greco come candidato in pole, ma al momento l’unica certezza a riguardo è il netto rifiuto di Antonella Clerici che ha chiaramente motivato il suo no alla conduzione del programma per l’assenza di tempo necessario a preparare l’evento. Il rifiuto della conduttrice è stato oggetto di commento da parte della patron del concorso Patrizia Mirigliani che in un’intervista al settimanale Spy ha rilasciato le sue considerazioni sul concorso di Miss Italia.
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Patrizia Mirigliani sul rifiuto di Antonella Clerici di condurre ‘Miss Italia’
"Mi è dispiaciuto molto che Antonella si sia tirata indietro, sarebbe stata un'ottima conduttrice", ha confidato Ptrizia Mirigliani: "Le trattative per tornare in Rai sono state effettivamente complicate, come lo sono sempre quando c’è un cambiamento, ma se qualcuno ha provato a bloccare tutto non lo so e neanche lo voglio sapere. Questo per me è un momento di grande felicità, vorrei lasciare le polemiche alle spalle".
Nel dialogo con il giornalista di Spy Patrizia Mirigliani ha anche voluto sottolineato la vitalità di un concorso da molti considerato ormai superato: “Mi viene da sorridere. Miss Italia lo davano per spacciato già negli anni ’60 e ’70”, la sua considerazione: “È vero, però, che Instagram ha cambiato i parametri di bellezza, i reality hanno offerto nuove opportunità, la globalizzazione ha complicato il concetto di ‘ragazza della porta accanto’. Eppure questo non è un concorso morto, continua a raccontare i cambiamenti delle donne e rimane una vetrina importante e qualificata per parlare di bellezza”.