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Giovedì, 18 Aprile 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

"Being the Ricardos" è un bellissimo film, se siete americani e avete più di 70 anni

Il 21 dicembre è uscito su Prime Video, dopo essere stato distribuito in alcuni cinema statunitensi dal 10 dicembre per poter concorrere ai vari premi di settore, il film Amazon Original Being the Ricardos (titolo italiano A proposito dei Ricardo), diretto da Aaron Sorkin e interpretato da Nicole Kidman e Javier Bardem.

Come si può intuire dal titolo di questa recensione, a nostro avviso Being the Ricardos non è esattamente un film da non perdere, almeno qui in Italia, ma prima di spiegare il perché riassumiamo brevemente la trama.

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Di cosa parla Being the Ricardos

Il film è costruito come se fosse un documentario girato in tempi recenti - ma non recentissimi, considerata l'età dei protagonisti, perlopiù morti da qualche decennio - in cui si ripercorre una settimana cruciale per la storia di I love Lucy, sitcom andata in onda tra il 1951 e il 1960 (in Italia sono usciti solo 13 episodi, con il titolo Lucy ed io), per 6 stagioni e 180 episodi totali.

I love Lucy ebbe un successo straordinario, di fatto rivoluzionando il modo di fare certe serie tv (basti pensare all'uso di tre telecamere sul set), ma in quella settimana del 1952 tutto rischiò di finire dopo appena una stagione e qualche puntata della seconda.

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Questo perché in un programma radiofonico molto seguito fu rivelato che Lucille Ball, la Lucy della sitcom, era una comunista, in un'epoca in cui, tra maccartismo e J. Edgar Hoover, essere comunisti negli USA significava essere estromessi da qualunque ruolo di prestigio professionale, soprattutto nel mondo del cinema e della televisione (a proposito: Desi nel film dice che la sua famiglia fu vittima dei "bolscevichi", ma in realtà ad arrestare il padre furono i militari che sostennero la dittatura precastrista di Fulgencio Batista). 

Il film quindi ci mostra come andò quella settimana, e come agirono la CBS (il canale che trasmetteva il telefilm), gli sponsor (in particolare la Philip Morris) e soprattutto i protagonisti della vicenda, Lucille Ball (Kidman) e Desi Arnaz (Bardem), il musicista e attore cubano suo marito nella vita e sul set con il nome di Ricky Ricardo.

Potremmo proseguire a descrivere l'evoluzione del film, ma per evitare qualunque spoiler ci fermiamo qui invitandovi a guardare il trailer in inglese con sottotitoli in italiano di Being the Ricardos.

Perché NON vedere Being the Ricardos

Facciamo qualche passo indietro, per guardare le cose con più prospettiva. Aaron Sorkin è uno sceneggiatore di smisurato talento: basti dire che ha scritto e creato serie come West Wing e The Newsroom, oltre ad aver vinto un Oscar per la sceneggiatura di The Social Network e ad aver scritto film come Codice d'onore, Malice, Moneyball e Steve Jobs.

Forte di questa lunga esperienza, dal 2017 Sorkin è passato alla regia, dirigendo Molly's Game e soprattutto Il processo ai Chicago 7, entrambi tratti da storie vere molto famose negli USA. Lo stesso discorso vale per Being the Ricardos, progetto degli Amazon Studios dal 2015, quando Sorkin avrebbe dovuto fare solo lo sceneggiatore e Cate Blanchett interpretare la protagonista.

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Fatta questa premessa, spieghiamo perché questo film non ci ha pienamente convinto, nonostante l'ottima performance di Nicole Kidman (da noi adorata recentemente in Nine Perfect Strangers) e Javier Bardem. Il fatto, secondo noi, è che Being the Ricardos racconta una storia "troppo" statunitense (al contrario dei temi "troppo italiani" de Gli occhi del cuore, come direbbe Stanis di Boris).

Intendiamoci: anche Il processo ai Chicago 7 racconta una vicenda prettamente americana, praticamente sconosciuta in Italia fino all'uscita del film su Netflix nel 2020. Ma in quel caso, almeno l'universo di riferimento - la guerra in Vietnam, le relative proteste giovanili e un certo modo di reprimerle con la forza - era ampiamente noto al pubblico nostrano, e a favorire il successo di quel film ha contribuito anche la forza comica che lo attraversa, nonostante la vicenda drammatica. 

In Being the Ricardos la comicità dovrebbe forse svolgere lo stesso ruolo, del resto parliamo comunque di un film che parla di una sticom, eppure si ride poco. Ma non è questo il problema. Piuttosto, il punto è che neanche il contesto della storia è di particolare interesse dalle nostre parti.

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Per carità, le serie tv americane sono da svariati decenni familiarissime al pubblico italiano, ma qui parliamo di una sitcom praticamente inedita nel nostro Paese, e andata in onda circa 70 anni fa. Inoltre, per quanto Lucy cerchi di far valere le proprie idee per non essere ridotta al ruolo di moglie-carina-e-stupida (e qui il pensiero va a Kevin can f**k himself), non si può certo dire che Ball e Arnaz abbiano particolarmente rivoluzionato la società dell'epoca: anzi, la loro linea difensiva sulla vicenda del presunto comunismo non è certo particolarmente progressista e coraggiosa. 

E quindi, che cosa resta? Ben poco di interessante, per il pubblico italiano di oggi. Per carità, il film è ben scritto, ben diretto e ben recitato, ma a meno che non siate di origini statunitensi e abbiate superato i 70 anni, ci sentiamo di sconsigliarvi la visione di Being the Ricardos.

Voto: 5 (per l'Italia) 7.5 (per gli USA)

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