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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Benigni ritira la querela contro Report, Ranucci: "Usò fondi personali, ci dispiace per il servizio"

In un servizio del 2017 all'attore veniva contestato l'utilizzo di finanziamenti pubblici per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno, dove sono stati realizzati film come "La vita è bella" e "Pinocchio"

Pace fatta tra Roberto Benigni e Report. L'attore ha rimesso la querela nei confronti del programma di Rai 3 che nel 2017 mandò in onda un servizio in cui gli veniva contestato l'utilizzo di fondi pubblici per l'acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno, dove sono stati realizzati film come "La vita è bella" e "Pinocchio". 

Lo fa sapere il legale dell'attore e di sua moglie Nicoletta Braschi, anche lei finita sotto la lente d'ingrandimento: "Nella giornata di ieri il Tribunale di Roma, sezione VII penale, ha definito con sentenza di estinzione del reato per remissione di querela il dibattimento pendente nei confronti dei dott.ri Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci. Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione Report erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti - si legge ancora - relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno. A seguito di querela, la Procura della Repubblica di Roma aveva tratto a giudizio i dott.ri Mottola e Ranucci per il reato di diffamazione aggravata". Nella nota l'avvocato Silveri spiega ancora: "Durante il corso dell'istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei signori Braschi e Benigni e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato. Preso atto del comunicato, i miei assistiti hanno ritenuto di rimettere la querela e così estinguere il giudizio".

Le parole di Ranucci e Mottola

Nel comunicato di rettifica, firmato da Sigfrido Ranucci e Giorgio Mottola, si legge: "Con riferimento alle puntate di Report del 10 e 17 aprile 2017 diamo atto che Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali. L'acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno ha dato la possibilità di realizzare dei capolavori come 'La vita è bella', 'Pinocchio' e 'La tigre e la neve'. Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono riusciti a recuperare buona parte dell'ingente investimento effettuato in occasione dell'acquisto e della ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno".

A conclusione della realizzazione del loro ultimo film, "Nicoletta Braschi e Roberto Benigni hanno venduto, nel 2005, i teatri di posa di Papigno a Cinecittà Studios, una Società per Azioni leader del settore, all'epoca a gestione privata - prosegue il comunicato dei giornalisti di Report - Dal momento dell'acquisto da parte di Cinecittà Studios, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni non hanno avuto più alcuna responsabilità, nella gestione successiva di Cinecittà Studios". Ranucci e Mottola infine ci tengono a precisare: "Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno: ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti".

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