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Sabato, 20 Aprile 2024
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Bryan Ceotto: "Intrappolato nel corpo di una ragazza, oggi sono finalmente me stesso"

Il giovane transgender sta completando il suo percorso di transizione e ne ha parlato a 'Oggi è un altro giorno'

Quasi un anno fa Bryan Ceotto, 22enne di Conegliano, ha iniziato il percorso di transizione per il cambio sesso. Una decisione maturata dopo anni di 'prigionia', così descrive la sua infanzia e parte della sua adolescenza: "C'era qualcosa che mi tormentava alle elementari, vedevo il gruppo delle bambine e quello dei bambini, con stereotipi annessi, fra bamboline e colore rosa - spiega a Oggi è un altro giorno - Io non mi ci identificavo. Capivo di non essere parte di quel gruppo". Alle medie è stato peggio: "I corpi delle adolescenti cominciavano a cambiare e io sentivo di desiderare le forme maschili. Ho cercato su internet se ci fosse qualcosa a riguardo e ho scoperto la disforia di genere".

Piano piano ha iniziato ad ascoltarsi di più nel profondo, ma non era comunque semplice: "Mi sono innamorato più volte, di un ragazzo come di alcune ragazze e sono state emozioni fortissime - continua Bryan - Per quanto riguarda il ragazzo non sapevo se fossi innamorato di lui o se fossi invece solo innamorato del suo corpo, perché volevo averlo anche io".

Da Daphne a Bryan

Il primo coming out, quello "sociale" - come lo definisce Bryan - lo ha fatto al liceo: "E' stato un giorno eclatante - ricorda - Ci era stato assegnato un tema sull'opera lirica, non ho fatto la brutta copia ma ho scritto di getto. Ho esternato tutto quello che stavo sentendo e questo professore, accorgendosi di questo malessere, mi ha chiesto di parlare in privato e lì c'è stata un'evoluzione di accettazione e anche di condivisione con gli altri. Mi ha detto che era tutto ok e io gli ho creduto. Il giorno dopo sono arrivato e mi sono presentato come Bryan". Daphne non esisteva più, anche se non è stato semplice: "Ero il trans della scuola, il trans della città. Ero diventato una etichetta. Io invece ero semplicemente Bryan".

Il coming out con i genitori

Fondamentale per Bryan è stato il supporto dei genitori, che superata la preoccupazione iniziale gli sono stati accanto e lo hanno incoraggiato nel suo percorso: "Ho due genitori stupendi, sono sempre stati al mio fianco - spiega il ragazzo - A mamma ho scritto una lettera su WhatsApp e lei mi ha risposto di averlo sempre saputo, aspettava solo che glielo dicessi. A papà l'ho detto in macchina. Lui era molto preoccupato per la reazione della società. Li ho rassicurati, gli ho fatto capire che ero sereno. Ero stanco di esistere, volevo essere. Quando hanno capito questo concetto si sono convinti anche loro e oggi sono fieri di me". Bryan ha parlato poi di diversi stereotipi che circolano su questo tema e della disinformazione dilagante: "Alla base c'è tanta ignoranza. Molti concetti sono errati, come ad esempio che l'omosessualità sia legata alla disforia di genere". 

"Mi sento completo in virtù degli interventi"

Bryan Ceatto si sottoporrà anche agli interventi chirurgici per i genitali: "Non è più obbligatorio per cambiare i documenti, è possibile ottenere quelli nuovi anche senza intervento. Io lo farò. Mi sento completo in virtù degli interventi". Intanto ha raggiunto già un benessere che prima non aveva mai sperimentato: "Ho assaporato la leggerezza - ha concluso - La felicità si basa su attimi, la leggerezza invece è una serenità dell'essere. Piano piano la sto raggiungendo, sempre di più. Prima ero intrappolato in un corpo che non mi apparteneva. Sentivo la mia anima gigantesca e il mio corpo così esile e inutile".

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