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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Cartabianca, Santanchè su stop taglio delle accise: “Bisogna fare delle scelte”

La Ministra del Turismo in quota a Fratelli d’Italia sottolinea l’insostenibilità del piano, difendendo la retromarcia del governo Meloni

Dopo i primi “botti” del 2023 con il collegamento a dir poco acceso con Mauro Corona, Cartabianca inaugura l’anno con il primo ospite, la Ministra del Turismo in quota a Fratelli d’Italia Daniela Santanchè, in studio con i giornalisti Gad Lerner e Pietro Senaldi.

Santanchè a Cartabianca sul dietrofront accise

A tener banco è inevitabilmente uno dei temi più caldi di questo inizio anno: l’impennata delle accise che gli italiani dovranno affrontare con il conseguente aumento dei costi della benzina. La Ministra Santanché ha voluto subito dire la sua: “Il taglio delle accise costa un miliardo al mese. Per prorogarlo, avremmo dovuto togliere tutti quei soldi a chi ne ha bisogno. Non avremmo potuto aumentare l’assegno unico per le famiglie, il credito d’imposta per le imprese, le pensioni. I prezzi sono come quelli che si avevano con Monti.”

La memoria di tutti gli spettatori – e di Senaldi e Lerner in studio – corre subito al video di Giorgia Meloni, quando l’attuale Presidente del Consiglio si schierava apertamente contro le accise con un video dal taglio ironico per la campagna elettorale. Senaldi concorda con Santanché (“Chi non vorrebbe tagliare le accise? Il problema è che oggi bisogna scegliere dove tagliare risorse”) mentre Lerner punzecchia Fratelli d’Italia rispetto a un certo “ridimensionamento” delle promesse spettacolari una volta che si è al governo, dopo la grande crescita “all’opposizione, sull’onda del populismo.” Santanché non ci sta e difende la Presidente del Consiglio: “Giorgia Meloni non ha vinto per il populismo, ha vinto perché ha un progetto credibile che gli altri non hanno. Forse meglio pagare qualcosa in più la benzina ma avere le bollette molto più basse”.

Infine – dopo un servizio a firma Rosa Maria Aquino sulle ONG e la nuova disciplina di regole e multe sugli sbarchi e sui porti assegnati troppo lontano dall’area dei soccorsi nel Mediterraneo – la Ministra del Turismo ha voluto intervenire sulla questione: “Non vogliamo essere il porto d’Europa né il cimitero più grande del mondo. Serve una missione europea con hotspot sulle coste dell’Africa”.

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