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Sabato, 20 Aprile 2024
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C'è Posta per Te, che succede se il destinatario della busta non risponde? Il postino racconta il retroscena

Giovanni Vescovo, nuovo postino del programma, ha raccontato il suo ruolo che può comprendere anche circostanze inaspettate

In ventisei edizioni il pubblico di Canale 5 ha imparato a conoscere il meccanismo semplice ma efficacissimo di C'è Posta per Te. Il people show di Maria De Filippi, punta di diamante del palinsesto del momento, macina di anno in anno un successo che non conosce crisi, confermato com'è dai numeri che ogni settimana registrano picchi di share ineguagliabili, segno della fedeltà di un pubblico che il sabato sera preferisce passarlo sul divano di casa. 

Il format prevede il racconto di una storia affidata alla sola conduttrice e una busta che si frappone tra il suo mittente e il suo destinatario, nel frattempo chiamato a comparire in studio da un postino in sella a una bici. Ma cosa accade durante la consegna della posta? È sempre così facile trovare la persona a cui è indirizzata la posta? E che succede se la persona non si trova? A rispondere a queste curiosità è stato Giovanni Vescovo, nuovo postino di C'è Posta per Te. 

Il racconto di Giovanni Vescovo, postino di C'è Posta per Te 

A Tv Sorrisi e Canzoni Giovanni Vescovo, nuovo postino di C'è Posta per Te, ha raccontato qualche retroscena poco conosciuto al pubblico di Canale 5, essenzialmente perché parte delle dinamiche che non vanno in onda. 

"Ho vissuto tante esperienze anche se ancora mi si è visto poco. Tra incontri con persone timidissime e altre che hanno fatto resistenza, me ne sono già successe di tutti i colori" ha detto il 30enne ex corteggiatore di Sonia Lorenzini a Uomini e Donne. "Se il destinatario dell'invito non apre la porta? Mi armo di pazienza e aspetto. Poi citofono di nuovo e poi ancora, ma senza diventare troppo invadente. In fondo il mio compito è quello di consegnare un invito, non c'è alcun obbligo di raggiungere poi la trasmissione se la persona non se la sente", ha aggiunto. Dunque, può anche capitare che non tutti siano disposti ad accettare l'invito. Ma quando ciò accade,  nella stragrande maggioranza dei casi, la missione del postino è compiuta e in studio anche lui si lascia travolgere dalle emozioni che le storie suscitano. 

E anche a Vescovo è capitato di commuoversi: "In fondo ho un cuore tenero (ride). Ultimamente mi sono commosso così tanto che mi sono dovuto calmare e riprendere per qualche minuto: stavo uscendo in video con gli occhi gonfi di lacrime. Avevo il cuore a pezzi. Perché il programma racconta un po’ le storie di tutti noi, con i nostri problemi e le difficoltà che abbiamo" ha confidato il postino di C'è posta per Te, certo che il successo sia proprio nel racconto autentico delle storie: "Negli anni Maria è riuscita a creare una “comunità” di persone che seguono e condividono i loro dolori senza paura. Perché sono le ferite aperte che abbiamo tutti, no? Con un gesto di grande coraggio, in tanti partecipano e provano a migliorare la loro vita e noi, come pubblico, in qualche modo stiamo loro accanto". 

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