rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Tv News

Che Tempo Che Fa, “La vita intima” di Niccolò Ammaniti: l’ottavo romanzo dello scrittore

Classe 1966, vincitore del premio Strega nel 2007 con il romanzo “Come Dio comanda”, ha raccontato la genesi della nuova fatica letteraria e ribadito di non aver ancora superato la difficoltà a esibirsi in pubblico

Niccolò Ammaniti da Fabio Fazio per presentare l’ultimo romanzo, l’ottavo dello scrittore, “La vita intima”, uscito in libreria lo scorso 17 gennaio, editato da Einaudi Stile Libero.

Ammaniti mancava dagli scaffali, con un nuovo libro, da poco più di sette anni: a che Tempo Che Fa ha parlato della nuova fatica, dicendo di aver deciso di raccontare “una donna particolarmente esposta. Lei è un'immagine, non parla, dice solo dei si e dei no”. Introdotta come una commedia nera sulla società italiana, tra le pagine del romanzo sono facilmente riscontrabili le nevrosi, le abitudini, le manie della borghesia malata, il degrado psicologico e il corso esistenziale di famiglie difficili.

La vita intima: trama del romanzo

La protagonista è Maria Cristina Palma la cui vita, solo apparentemente, non ha alcun problema: bella, ricca, famosa e felice fino al giorno in cui la ricezione di un video sul cellulare le stravolge l’esistenza. Il passato torna a farsi sentire: ha un segreto con cui le tocca fare i conti.

“È stato un lavoro molto psicologico – ha affermato Ammaniti - nato forse in risposta all’ aver fatto per tanti anni cinema.

Ammaniti e la difficoltà a esibirsi in pubblico

In questi sette anni, gli ha chiesto Fazio, hai acquistato maggiore sicurezza nello stare in televisione? Replica inequivocabile: “Assolutamente no”. A rendere palesi le sue difficoltà nell’esposizione pubblica, ha ricordato di quando, in occasione di un incontro con gli studenti dell’Università La Sapienza di Roma, era talmente agitato da non volerlo fare. “Ero da poco uscito dall’Università, mi chiesero a giugno di presenziare alla lezione di settembre Dissi sì, poi con l’avvicinarsi della data salì l’ansia. Due giorni prima pensai di dire di non sentirmi bene. C’erano fior di scrittori: Baricco, Veronesi. Mi dissi che l’unico modo per non andare fosse farmi male. Allora mi sono schiantato veramente, andavo a venti all’ora e andai a fare l’incontro zoppicando”.

Niccolò Ammaniti e il premio Strega

Romano classe 1966, Ammaniti conquista le attenzioni di critica e pubblico nel 2007 quando, con il romanzo “Come Dio comanda” si aggiudica il premio Strega. È il tassello che lo consacra a tal punto da renderlo riferimento letterario nazionale. Eppure, scrittore di culto Ammaniti lo era già diventato precedentemente, grazie ai primi tre libri della carriera di scrittore.

L’esordio di Ammaniti come scrittore: “Branchie”

Icona indiscussa di un paio di generazioni, gli under 18 e gli under 30, in seguito al romanzo d’esordio, “Branchie”, datato 1994 e diventato, nel 1999, un film diretto da Francesco Ranieri Martinotti con il ruolo del protagonista principale, Marco Donati, affidato al cantautore Gianluca Grignani che, proprio in quegli anni, stava vivendo un momento di straordinaria fama e notorietà.

Ammaniti e Vasco Rossi: “Ti prendo e ti porto via”

Fa seguito, nel 1999, il secondo romanzo di Ammaniti, “Ti prendo e ti porto via”: altro grande successo che va a rinforzare un rapporto già granitico, quello tra lo scrittore e i suoi lettori. Dal libro Vasco Rossi ha dichiarato di aver tratto lo spunto per scrivere l’omonima canzone.

La collaborazione tra Ammaniti e Salvatores

Due anni dopo, la terza fatica: viene pubblicato “Io non ho paura” che diventa il libro con il quale Ammaniti comincia una collaborazione artistica con il regista Gabriele Salvatores, il quale ricava l’omonimo film dal romanzo. Identica cosa accade con il quarto libro di Ammaniti, “Come Dio comanda”, per il quale il regista premio Oscar con “Mediterraneo” ha dichiarato: “È un thriller che ti lascia senza fiato ed è anche una grande storia d'amore totale tra un padre e un figlio”. Stavolta, nei panni del protagonista, Rino Zena, c’è Filippo Timi.

"Anna" di Ammaniti risale al 2015

I tre romanzi successivi sono forse i meno celebrati e tracciano una linea di demarcazione intergenerazionale necessaria e naturale. Cresce anagraficamente Ammaniti e crescono anche i protagonisti dei suoi libri: Che la festa cominci viene pubblicato nel 2009, un anno dopo è la volta di “Io e te”, poi fa seguito una lunga pausa fino al 2015, quando fa capolino il settimo romanzo dell’autore, “Anna”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Che Tempo Che Fa, “La vita intima” di Niccolò Ammaniti: l’ottavo romanzo dello scrittore

Today è in caricamento