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Giovedì, 25 Aprile 2024
vicini alla verità?

Caso Pipitone, a 'Chi l'ha visto?' nuova interpretazione del testimone-chiave: "L'hanno rapita e portata su una barca"

I periti hanno riesaminato la testimonianza di Battista Della Chiave, l'uomo sordomuto che lavorava nel magazzino dove disse di aver visto Denise il giorno della scomparsa

Emergono nuovi importanti elementi sulla scomparsa di Denise Pipitone. Ieri sera 'Chi l'ha visto?' ha dedicato ampio spazio al caso - riaperto dalla Procura - iniziando dalla testimonianza rilasciata anni fa da Battista Della Chiave, l'uomo sordomuto che lavorava nel magazzino in cui disse di aver visto la piccola Denise il giorno della scomparsa e da dove partì la telefonata ad Anna Corona. Il programma di Federica Sciarelli ha chiesto all'esperta Rai Laura Santarelli di riesaminare domande e risposte, messe agli atti del processo, tra Della Chiave e l'interprete della Procura. La coordinatrice del settore Pubblica Utilità della Rai è convinta della forte incomprensione tra la funzionaria e il testimone e insieme a un interprete - sordo alla nascita, che conosce più di dieci dialetti - riesamina il dialogo: "La comunicazione è limitata - ha spiegato - La persona sorda in questione capiva male l'interprete, c'era la necessità di questo adeguamento dialettale che non c'è stato. Non si capivano tra di loro". 

Secondo la nuova perizia, Battista Della Chiave, morto qualche anno fa, avrebbe detto: "Hanno rapito la bambina con una motocicletta, superato un cavalcavia e poi nascosta in una barca con i remi sotto una coperta e sono andati via. La bambina piangeva. La moto è stata buttata in mare". Poco dopo il commento dell'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Denise, che collegato con lo studio ha detto: "E' così che andava fatto, anche noi all'epoca avemmo grossi dubbi su come fu raccolta la testimonianza di Battista Della Chiave". 

La lettera anonima

L'avvocato Frazzitta ha fatto sapere di aver ricevuto una lettera anonima molto importante, di cui però non ha rivelato il contenuto: "Ringrazio chi ci ha inviato una lettera anonima con informazioni molto importanti - ha detto in diretta - ma lo invito a fare uno sforzo ulteriore e mettersi in contatto". Il legale aveva già fatto sapere, pochi giorni fa, che i loro consulenti stanno svolgendo ulteriori indagini, complementari a quelle della Procura, per arrivare il prima possibile alla verità.

Le minacce ai carabinieri che svolgevano le indagini nel 2004

Nel corso della puntata un'altra inedita testimonianza, quella dell'ex maresciallo dei carabinieri Francesco Lombardo, impegnato nelle ricerche di Denise Pipitone nel 2004: "Era ottobre e sul parabrezza della macchina del mio collega è stato trovato un biglietto e lì ho pensato che stavamo dando fastidio a qualcuno. Era diretto a lui e c'era scritto: 'Tonino non vi siete stancati di girare per Mazara del Vallo? Avete famiglia, questo non è un fatto di pedofili né di traffico d'organi'. Come a dire, 'fatevi i fatti vostri'. Abbiamo avuto anche un servizio di vigilanza con macchine di sicurezza sulle famiglie".

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