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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Chi l’ha visto? Ricostruisce la tragedia di Giulia Tramontano e le bugie di Impagliatiello

La trasmissione guidata da Federica Sciarelli apre con una lettera al bimbo non nato della ragazza incinta vittima di femminicidio

Una ricostruzione dettagliata e straziante, come straziante è ogni dettaglio nella terribile vicenda di Giulia Tramontano, la donna di 29 anni, incinta di sette mesi, uccisa dal compagno ‘stressato’ da un doppia vita di inganni, bugie e tradimenti.

La puntata di Chi l’ha visto? di mercoledì 7 giugno inizia con una lunga lettera al bambino mai nato di Giulia in cui, la voce della conduttrice, Federica Sciarelli, racconta la favola nera della sua vicenda all’innocente vittima della furia dell’uomo che l’aveva concepito.

La lettera al bambino mai nato di Giulia Tramontano

Si inizia dalla testimonianza e dall’appello disperato che proprio a Chi l’ha visto? aveva fatto la mamma di Giulia Tramontano, ‘tua nonna’, spiega la conduttrice al bambino, che nel video racconta della figlia in attesa: “Ridevamo, scherzavamo sulle cose da fare, sui costi, pensavamo a cosa comprare per il bambino, il corredino”.

E racconta che ‘tua madre’ “aveva fatto anche la visita per andare in maternità. Lei già stava pensando da mamma e voleva stare un mese in più con suo figlio quando sarebbe nato. Giulia è così, è tenerissima.” Dice la donna lanciando un appello e usando il presente, non sapendo che, in quel momento, mentre lei sfoga la sua preoccupazione, sua figlia, già non è più. “La domenica mattina ci sentiamo sempre perché non lavoriamo e ci facciamo una bella chiacchierata con calma. Quindi anche domenica le ho mandato una foto, poi un messaggio non visualizzato”, raccontava ancora, una settimana fa, la mamma di Giulia Tramontano in tv. “Mi ero preoccupata, ma non volevo disturbare. Più tardi quel giorno, verso le sette della sera, squilla il cellulare: è  Alessandro, che mi dice che cercava Giulia ed era dai carabinieri a fare denuncia. Al che ho chiamato mio marito, a mezzanotte siamo partiti per Milano e siamo arrivati lunedì mattina”. Poi l’appello: “Mi voglio rivolgere a Giulia, torna a casa! Torna qua, ti prego, ti aspetto! Mi basta che mi mandi un messaggio, ti prego Giulia torna, fatti sentire, ti scongiuro”.

Un appello che, risentito oggi, che tutta Italia ha scoperto ed è stata sconvolta dalla verità sulla fine di Giulia, risulta dolorosissimo.

“Questa è una ferita di tutti”, sottolinea infatti Federica Sciarelli “ ma per la famiglia è un dolore terribile, che non passerà mai. E ora non è più solo  un problema di pena, è un problema di capire che cosa fare perché queste cose non accadano più. Tutto il paese è rimasto scioccato”.

Caso Giulia Tramontano: la questione della premeditazione

Giovanni Cacciapuoti e Salvatore Cacciapuoti sono i legali dei famigliari di Giulia Tramontano e parlano della questione che, dal punto di vista processuale, preme in questo momento: “In relazione alla non premeditazione”, spiegano. “La pena della famiglia di Giulia è inimmaginabile, è un ergastolo di dolore che non passerà. L’aggravante della premeditazione è una delle quattro aggravanti contestate dalla procura  al momento del fermo di Impagliatiello insieme alla crudeltà, alla convivenza, ai futili motivi. Ma solo le ultime due aggravanti sono poi state prese in considerazione”.

A questo punto, proprio per approfondire l’ipotesi di un progetto di morte che forse veniva trascinato da più tempo, i redattori della trasmissione di Rai Tre hanno preparato una dettagliata ricostruzione dei fatti dell’intera settimana, dalla notte del femminicidio di Giulia fino alla confessione del compagno. Si parte da una sera sotto casa di Giulia. Della ragazza è stata denunciata la scomparsa da cinque giorni e arriva in auto Alessandro Impagliatello che, dopo qualche ora, confesserà l’assassinio di Giulia e del suo bimbo, ‘giustificandolo’ così:“Ero stressato, non avevo particolari motivi”. ‘Stressato’ da una doppia vita, anzi da due vite parallele con due donne diverse, tra inganni e bugie raccontate all’una e all’altra, finché le due si incontrano, parlano e scoprono la verità. Quella sera, sabato sera, dopo aver incontrato l’altra donna del suo compagno e padre del suo bambino, Giulia torna a casa con l'intenzione di dire basta, e poi scompare. La madre non la sente al telefono come di consueto la domenica mattina, e si preoccupa. La sera di domenica Alessandro va a denunciarne la scomparsa.

Tutte le bugie di Alessandro Impagliatiello

Al momento della denuncia Alessandro ricostruisce la sera di sabato e la giornata di domenica infilando una lunga serie di bugie: tornata a casa sabato, “Giulia ha concluso che avrebbe portato avanti la gravidanza e che la relazione ormai era finita”, dice ai carabinieri Impagliatiello che sostiene anche che Giulia era uscita alle 23 di sabato per comprare le sigarette, poi sarebbe uscito lui invece, per andare da un pusher. Alle 3 di notte sarebbe poi tornato a casa, avrebbe trovato la tv accesa ma lei addormentata. Poi lui si sarebbe alzato e alle 7 uscito per andare al lavoro lasciando la compagna a dormire, a quel punto, dal lavoro, le avrebbe mandato un messaggio whatsapp senza risposta. “Tutte bugie”, sottolinea Federica Sciarelli, mentre la mamma si preoccupa perché non la sente, come sempre la domenica mattina.

Alle 23 di sabato parte dal suo cellulare l’ultimo messaggio di Giulia alla madre, che in realtà era stato scritto da Alessandro, perché Giulia era già stata uccisa a quell’ora. Poi, qualche giorno dopo,  Alessandro confessa raccontando di atti autolesionistici di Giulia, che si sarebbe tagliata davanti a lui, e di averla colpita a quel punto per non farla più soffrire, poi di aver portato il corpo nel box. Dopo aver pulito la casa Impagliatiello avrebbe chiamato l’altra donna, ma in realtà era stata la ragazza a chiamare lui, proprio perché era preoccupata per Giulia. Alessandro a quel punto è andato a casa dall’altra, ma la ragazza non lo  ha fatto entrare per paura.

Nei giorni seguenti il femminicidio,  secondo quanto ricostruisce la trasmissione di Rai Tre,molto freddamente Impagliatiello scrive messaggi a Giulia, facendo finta di essere preoccupato per la sua scomparsa. Poi, dopo la trasmissione di Chi l’ha visto? con l'appello della madre, fa ritrovare il corpo di Giulia.

Quando la redattrice nei giorni precedenti, lo contatta per unirsi all' appello della famiglia Tramontano in trasmissione, Impagliatiello le attacca il telefono, e poco dopo manda messaggi whatsapp a Giulia, già uccisa, simulando ancora  la preoccupazione per la scomparsa della compagna.

A questo punto, si racconta anche di un contatto la madre di Alessandro Impagliatello che, sempre nei giorni dell’appello della famiglia della ragazza, alla richiesta di una redattrice della trasmissione se volesse fare anche lei un appello risponde in modo molto nervoso. All’inizio con grande chiusura, poi dando per scontato che la redattrice di Chi l’ha visto abbia dei preconcetti su suo figlio, e infine quasi tra le lacrime dicendo: ‘ma certo, vogliamo che Giulia torni e torni tutto come prima!’ La conduttrice sottolinea ovviamente, che nessuno è obbligato a fare appelli e che ogni reazione è giustificata. Le indagini intanto vanno avanti perchè i punti oscuri, nonostante la confessione sono ancora tantissimi.

A che punto sono le indagini

“A questo punto attendiamo gli esami dei rilievi scientifici e dei dispositivi elettronici per capire cosa sia successo e anche quali siano stati gli spostamenti dell’imputato” sottolinea l’avvocato Cacciapuoti. Mentre la redattrice di Chi l’ha visto? mostra alcuni termini di ricerca cercati su internet da Impagliatiello come “scomparsa 24 ore”, “Orlandi”, “disconnette dispositivo whatsap”, “effetti veleno per topi” e sottolinea come questi elementi facciano seriamente pensare sebbene non sia stata accolta l'aggravante della premeditazione.

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