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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus e Fase 2, Piero Angela: “Sarò prudente e non uscirò, verranno i nipoti”

“Gli italiani sono indisciplinati per natura, ma in questa occasione si sono spaventati, quindi hanno obbedito alle regole”, ha detto il giornalista e divulgatore scientifico, che ribadisce l’invito alla prudenza in vista del 4 maggio: “Dobbiamo stare attenti finché non ci sarà il vaccino”

Piero Angela sta affrontando con serenità questo periodo di isolamento e in un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato come si sta preparando alla fase 2 ormai imminente. Finora queste settimane in casa non hanno pesato molto sul giornalista e divulgatore scientifico. “Sono un tipo paziente, non ho sofferto la prigione”, ha ammesso. “Quando mi hanno proibito di uscire di casa, io ho obbedito. Però ho un balcone soleggiato e ogni tanto sono andato lì a prendere un po’ di sole”.

Angela si è tenuto attivo camminando avanti indietro ogni giorno per tutta la la lunghezza dell’appartamento e facendo flessioni sulle gambe, ma la sua quotidianità non è cambiata molto: “Lavoro molto da casa, da sempre. Con i miei collaboratori ho preparato dieci nuove puntate di Superquark per Raiplay: in questa fase era sufficiente usare telefono e mail”. E la permanenza forzata è stata l’occasione per rimettere a posto le carte che si erano accumulate negli anni ("Certe pile altissime….”) e per tenere un diario di questi giorni, “una testimonianza preziosissima per le future generazioni”. Ma ovviamente la difficoltà maggiore è stata quella della lontananza dagli affetti. “Gli amici, i miei figli, i nipoti… Ogni tanto facciamo la video chiamata, però è una cosa un po’ meccanica, la trovo fredda: stare insieme è un’altra cosa”, ha detto Angela.

Coronavirus e fase 2, Piero Angela: "Dobbiamo stare attenti finché non si sarà il vaccino"

La fase 2 ormai è vicina e il 4 maggio è dietro l’angolo. “Io continuerò a essere prudente e a non uscire. Però penso che verranno qui i miei nipoti e sarà un momento importante: è tanto tempo che non ci vediamo e non era mai successo prima, perché abitiamo vicino”, ha detto il giornalista, che però è preoccupato da quella che chiama “apertura dei cancelli” e del rientro alla normalità. “Dobbiamo stare attenti finché non ci sarà il vaccino”, ha ribadito. Gli italiani hanno reagito bene? Pur essendo “indisciplinati per natura”, secondo Angela, gli italiani “in questa occasione si sono spaventati, quindi hanno obbedito alle regole”. 

In questo periodo difficile Angela ha ammesso di aver riscoperto l'importanza delle “piccole cose come un pranzo con gli amici e con i parenti” e di essere rimasto profondamente colpito dalla scomparsa di uno dei suoi più carissimi amici: scomparso per una malattia non legata al Covid-19, è stato cremato a Viterbo perché a Roma non c’era posto e nessuno è potuto andare, nemmeno i suoi familiari. “Questa è stata una cosa molto dura”. 

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