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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, il dolore di Roby Facchinetti: “Abbiamo perso parenti e amici, è peggio di una guerra”

Il cantante è intervenuto in collegamento con 'Domenica In' per raccontare la sofferenza della sua Bergamo: "Qui non si sta bene. Troppo dolore, troppo pianto”

Una settimana fa Roby Facchinetti aveva preferito rinunciare a collegarsi con Domenica In: “Io e la mia famiglia siamo profondamente devastati dal dolore per questa tragedia infinita che, soprattutto la mia città, Bergamo, sta vivendo ormai da troppo tempo”, aveva scritto su Instagram poco prima che iniziasse la trasmissione condotta da Mara Venier. Ma oggi, nella puntata del 29 marzo 2020, il cantante è voluto intervenire nella diretta televisiva per rilasciare la sua toccante testimonianza come uomo e cittadino bergamasco che sta vivendo ore terribili, scandite dalla sofferenza per la situazione dovuta alle conseguenze del coronavirus che nel capoluogo lombardo sono particolarmente drammatiche.

“Qui a Bergamo non si sta bene, troppo dolore, troppo pianto”, ha esordito il musicista in collegamento con Rai Uno dalla sua abitazione: “Viviamo su un terreno minato. Siamo terrorizzati, spaventati. Abbiamo perso parenti e amici… Famiglie intere che hanno perso mamma e papà, e rimangono sole in casa. Peggio di una guerra: in guerra si perdevano giovani. Questo virus si prende tutti, giovani e anziani, non guarda in faccia a nessuno”.

Roby Facchinetti commosso per la situazione a Bergamo: “Mai immaginato una cosa simile”

“Sei molto provato…”, il commento di Mara Venier davanti alla testimonianza di Roby Facchinetti; “Sì, molto… Ogni volta che squilla il telefono è un colpo al cuore. Ho perso parenti, passo le giornate a consolare nipoti, amici e parenti. Ed è una cosa che non ho mai fatto”, ha risposto commosso: “I malati vanno via in ambulanza e i famigliari sanno che molte volte non li rivedranno più. Mai immaginato una cosa simile”. 

E sulla terribile immagine che ha mostrato i mezzi militari trasportare le salme nel cimitero di Bergamo: “Quella fila interminabile di camion ha veramente sconvolto tutti, tra l’altro sono passati a 50 metri da casa mia”, ha affermato: “Questa è una condizione umana che nessuno ha mai vissuto, psicologicamente è dura (…) Ma sono convinto che recupereremo tutto, anche le cose che stiamo perdendo. Anche economicamente ci rifaremo, con addirittura interessi aggiunti. Noi queste capacità le abbiamo e le tireremo fuori (…) In questo orribile viaggio siamo tutti uguali. Vorrei dire che siamo sulla stessa barca, anzi dico sullo stesso barcone o gommone. Siamo tutti uguali”.

La canzone per Bergamo 'Rinascerò, Rinascerai'

In collegamento poi si è aggiunto anche Stefano D’Orazio, con cui Roby Facchinetti ha scritto una canzone dedicata alla città di Bergamo dal titolo 'Rinascerò, Rinascerai', i cui i proventi saranno interamente devoluti all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Carissimi amici, questo brano è dedicato alla mia città profondamente ferita e a tutte le persone che stanno soffrendo a causa di questo terribile virus. Io e Stefano, l’abbiamo composto con tutto il nostro cuore e con tutta la nostra anima. Ci auguriamo che ascoltandolo, in questi drammatici momenti, vi possa dare quella giusta energia che la musica ha la capacità di regalarci. Buon ascolto Roby Potete contribuire a questa iniziativa benefica acquistando il brano che troverete in tutti gli store digitali. https://SMI.lnk.to/Rinascerorinascerai Sarà, inoltre, possibile fare donazioni spontanee sul conto corrente dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo - IBAN: IT75Z0569611100000008001X73 causale: Progetto Rinascerò, rinascerai SEGUITO DA NOME, COGNOME E CODICE FISCALE #covid-19 #coronavirus #bergamo #andràtuttobene

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