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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La rivincita dei social ai tempi del Coronavirus

Dirette per farsi compagnia, performance di artisti, solidarietà: tutto il bello che in questi giorni di emergenza circola online

Da "rovina della società" alla sua salvezza. In questi giorni di emergenza sanitaria - con il decreto governativo che vieta di incontrarci, toccarci e ci obbliga a mantenere le distanze di sicurezza - i social si stanno prendendo la loro rivincita. Instagram, Facebook, Twitter, i più giovani Snapchat e TikTok, sono loro le uniche 'piazze' che si possono frequentare, gli unici assembramenti concessi. Affolatissimi, anche da chi fino a qualche giorno fa ne restava alla larga. 

Ed esattamente al contrario rispetto a ciò che accade nei luoghi fisici, questa folla virtuale invece di sporcarli, li ripulisce. Meno haters - non ancora debellati, come il Coronavirus, ma speriamo tutti manchi poco al vaccino - e più amici. Ci si confronta, ci si tiene compagnia, si ride con meme e video-parodie, si lanciano iniziative solidali. Si condivide, ma il bello. Perché quando quello che c'è fuori si guarda da dietro una finestra, la bellezza è lampante.

'Io resto a casa', la campagna sui social prima del decreto Conte

"Io resto a casa". E' stato questo il messaggio che il premier Giuseppe Conte ha lanciato all'Italia intera lunedì sera, quando dopo una delle giornate più difficili di queste ultime settimane, con il numero dei contagi in prepotente ascesa e gli ospedali di Lombardia e Veneto quasi al collasso, ha fatto sapere che avrebbe firmato da lì a poche ore un decreto ancora più severo, che di fatto ci confinava tutti in quarantena. La campagna #iorestoacasa, con tanto di hashtag, però, era già stata lanciata il giorno prima sui social. A dare il buon esempio personaggi del mondo dello spettacolo e della musica, da Amadeus e Fiorello, fino a Jovanotti e Giuliano Sangiorgi, ma anche Antonella Clerici, Fabio De Luigi e ancora tanti altri per convincere soprattutto i più giovani a fare questo sforzo per cercare di contenere il contagio. Un ottimo esempio di come i social hanno veicolato un messaggio di responsabilità e senso civico, fondamentale in questo momento.

La solidarietà corre sui social

"Uniti si vince" è uno dei leit motiv di questa emergenza e sui social c'è chi lo sta dimostrando. Hanno iniziato Fedez e Chiara Ferragni, lanciando la loro campagna di raccolta fondi per la creazione di nuovi posti di terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano. Risultato? 3 milioni di euro raccolti in un solo giorno, provenienti da 93 Paesi diversi. Potere della condivisione, che fa quasi gridare al miracolo. A seguire il loro esempio anche Stefano De Martino, che con Gigi D'Alessio, Ciro Immobile e i fratelli Cannavaro, ci stanno mettendo la faccia (e il cuore) per sostenere il reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Cotugno di Napoli. Non è da meno Carlo Conti, che invita a dare un contributo per il pronto soccorso del Careggi di Firenze. E i cittadini rispondono, condividendo tra post e stories di Instagram la loro donazione e invitando amici e conoscenti a fare lo stesso, dando vita a una delle più emozionanti maratone solidali di sempre. 

Coronavirus, è boom di dirette social: chiacchiere, concerti e letture (gratis)

Campagne e iniziative solidali, ma anche tante chiacchiere, perché dopo un po' la tv annoia (e per fortuna). E se non ci si può vedere di persona, ecco in soccorso i live. E' boom di dirette social, soprattutto su Instagram, per tenersi compagnia, e in questo un ruolo fondamentale lo giocano gli artisti. In tanti, soprattutto la sera, si concedono ai loro follower e non è raro incappare in veri e propri concerti - come hanno fatto Francesco Gabbani e Gianna Nannini - oppure in letture di un certo spessore se si passa sul profilo di Francesco Montanari, mentre la moglie Andrea Delogu dispensa allegria. Ambra Angiolini, invece, ci invita nel suo salotto con la figlia Jolanda (Leonardo, il più piccolo, non si fa riprendere), Alberto Urso, invece, suona al piano di casa e chiama a turno i fan collegati per una diretta doppia. All'appello non mancano nemmeno Jovanotti e ovviamente Fiorello, web-showman della prima ora. Se cinema, teatri e palazzetti sono chiusi, ci si organizza e in fondo è sempre l'arte a salvarci. E stavolta senza nemmeno pagare il biglietto. 

Coronavirus, sui social si ride

Va bene l'emergenza, ma un po' di spensieratezza è fondamentale. I social arrivano in soccorso anche per questo: ormai non si contano post, meme e video-parodia sul Covid 19 che impazzano online e strappano quella risata pronta a riportare una parvenza di normalità. Dalla presunta esistenza di un tutorial di Mina su come stare chiusi in casa per anni, al dipinto dell'Ultima Cena "rimandata", e poi ancora rebus, barzellette, stornelli. Un modo per esorcizzare questo momento, prendendoci anche un po' in giro.

Coronavirus, i meme sui social

"La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché porta progressi" diceva qualche anno fa Albert Einstein, aggiungendo che "nella crisi sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie". Se è vero, dunque, che un momento di crisi è un'opportunità da cogliere, con i social lo stiamo già facendo. Finalmente, forse, abbiamo imparato a usarli.

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