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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Vaticano contro il Ddl Zan, Paolo Brosio: "Sono d'accordo, è a rischio il concetto di famiglia cristiana"

Il giornalista appoggia la richiesta di modifica avanzata dalla Santa Sede "Il decreto introduce anche l'educazione gender nelle scuole e a me non sta bene per niente"

Dopo le condanne di Fedez, Elodie e Vladimir Luxuria, adesso arriva il plauso di Paolo Brosio. Il dibattito sulla richiesta avanzata dalla Santa Sede di modificare il testo del Ddl Zan continua ad essere al centro delle discussioni ed oggi viene rilanciato da Paolo Brosio, giornalista noto per la conversione al cattolicesimo di alcuni anni fa. 

La Chiesa fa la Chiesa, ma lo Stato dovrebbe fare lo Stato

''La Chiesa ha fatto bene perché nell'articolo 1 del ddl Zan si mette in dubbio addirittura l'identità di genere che è quella su cui si basa la famiglia cristiana - dichiara Brosio sulla presa di posizione del Vaticano sulla legge Zan contro l'omotransfobia - Accogliendo il principio dell'identità di genere per cui uno non corrisponde al sesso che ha in natura ma alla percezione che ha di sé si va incontro a situazioni paradossali. C'è già la legge Mancino che prevede una tutela contro gli atti di discriminazione e di violenza, poteva essere allargata agli atti discriminatori contro i gay, i trans e i disabili''. 

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"Nell'articolo 4 del ddl Zan è tutelato il diritto di parole -spiega il giornalista- tranne in quei casi in cui la manifestazione del pensiero possa determinato atti discriminatori. Quindi se io nell'ora di religione cattolica dico che la famiglia che vuole Cristo è quella naturale composta da mamma papà e bambino io divento immediatamente perseguibile e posso essere portato in Tribunale alla sbarra. Il ddl Zan quindi è una legge bavaglio''. 

"L'articolo 7 del ddl Zan -continua- introduce anche l'educazione gender nelle scuole e a me non sta bene per niente. Perché uno deve indottrinare dei bambini piccoli? Il Vaticano ha depositato presso l'Ambasciata italiana presso la Santa sede una denuncia formale sulle possibili conseguenze che questa legge può avere nel catechismo della Chiesa cattolica''.

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