Perché tutti stanno guardando Enola Holmes 2 su Netflix
Il 4 novembre scorso su Netflix è uscito Enola Holmes 2, sequel del film con Millie Bobby Brown (11 di Stranger Things) nei panni della sorella del più celebre Sherlock interpretato da Henry Cavill (Superman degli ultimi film, ma anche The Witcher fino alla scorsa stagione).
Fin dal giorno della sua uscita, Enola Holmes 2 occupa stabilmente le prime posizioni della top 10 dei contenuti Netflix più visti in Italia, in cui è tornato a far capolino anche il primo film di Enola Holmes: sì, due posizioni su dieci sono occupate dal primo e dal secondo film della saga cinematografica-televisiva tratta dai romanzi di Nancy Springer (anche se sulla storia di questo film va fatta una precisazione che faremo più avanti).
Nel caso siate tra i pochi che ancora non l'hanno visto, vi può quindi servire una trama del film senza spoiler e una spiegazione del perché Enola Holmes 2 stia attirando tanta attenzione. Se invece l'avete già visto, sappiate che a fondo articolo parleremo della storia vera che sta dietro al film e al suo finale. Ma prima, per tutti, può essere un brevissimo ripasso del primo film, uscito due anni fa.
Di cosa parlava Enola Holmes 1
Il primo film era ispirato a Il caso del marchese scomparso, il primo romanzo della serie The Enola Holmes Mysteries scritta da Nancy Springer, qui adattato e diretto da Harry Bradbeer. Enola è la sorella minore (inventata da Springer) di Sherlock e Wycroft (quest'ultimo già presente in alcune opere minori di Arthur Conan Doyle e descritto come più intelligente di Sherlock ma troppo pigro), a cui si rivolge dopo che, dal giorno del suo sedicesimo compleanno, non ha più visto né avuto notizie della madre Eudoria (Helena Bonham Carter), con cui è cresciuta tra insegnamenti di scienze e arti marziali che poco si addicevano a una signora dell'Inghilterra vittoriana.
Nel frattempo però Enola conosce Tewkesbury, un giovane rampollo destinato alla Camera dei Lord la cui nobile famiglia invece spinge per fargli intraprendere la carriera militare. In breve, Enola capisce che Tewkesbury deve scappare dalla sua famiglia che lo vuole morto a causa delle sue idee progressiste, ed Enola riesce, non senza intoppi e con un po' di aiuto da Sherlock, a risolvere il mistero, salvarlo e farlo diventare membro della Camera dei Lord, posizione dal quale intraprende una meritevole campagna per il suffragio universale.
Nel finale ricompariva mamma Eudoria per spiegare alla figlia il senso della sua scomparsa, ovvero permetterle di imparare a cavarsela da sola in un mondo che ostacola le donne in ogni modo. E così Enola decideva di aprire la sua agenzia investigativa per fare concorrenza all'amato fratello.
La trama senza spoiler di Enola Holmes 2
Da qui riparte Enola Holmes 2. O meglio, il film inizia con la protagonista che scappa inseguita dai poliziotti, ma poi Millie Bobby Brown guarda in camera e ci riporta all'origine di questa storia, che è appunto successiva all'apertura della sua agenzia.
Le sue speranze di successo si sono scontrate non di fronte a casi troppo ostici, ma davanti alla diffidenza delle persone, che non danno credito e incarichi a una giovane donna, preferendo affidarsi al più quotato fratello, peraltro impegnato in un caso tremendamente complicato.
Enola è ormai rassegnata a chiudere l'agenzia e tornarsene alla casa materna fuori città, quando arriva una giovanissima cliente: è una bambina, e vuole che Enola indaghi sulla scomparsa di sua sorella Sarah Chapman. Bessie, questo il nome della bambina, e Sarah non sono esattamente sorelle, ma condividono una squallida topaia e il lavoro di fiammiferaie nella fabbrica Lyon.
La nostra eroina inizia a investigare dalla topaia di cui sopra, scoprendo innanzitutto che come secondo lavoro Sarah faceva la ballerina in un teatro di varietà, il cui direttore le racconta di quanto frequentemente le sue ragazze vengano sedotte e abbandonate da uomini facoltosi.
Enola continua le sue indagini nella fabbrica di fiammiferi, scoprendo che Sarah si era introdotta di nascosto negli uffici dei proprietari da cui ha trafugato degli importanti documenti. Cosa contengano quei documenti e dove sia finita Sarah sono i misteri che Enola deve risolvere, ma non mancheranno gli ostacoli a frapporsi tra lei e la soluzione agli enigmi. E qui ci fermiamo, al momento, per non spoilerare, invitandovi a guardare il trailer italiano di Enola Holmes 2.
I motivi del successo di Enola Holmes 2
E ora proviamo a rispondere alla domanda: cos'ha di speciale questa saga da conquistare non una ma ben due posizioni nella top 10 di Netflix?
Innanzitutto, non bisogna sottovalutare la potenza delle due star, Millie Bobby Brown e Henry Cavill, capaci da soli di attirare un folto pubblico. Ma ovviamente non può bastare il cast a spiegare il successo di questo, anzi di questi film. Come non basta il richiamo all'universo di Sherlock Holmes, vista ad esempio la chiusura di Gli irregolari di Baker Street.
Enola Holmes 2, in effetti, è di per sé un bel film, con un sapiente mix tra i suoi ingredienti: dinamismo, freschezza, una giusta dose di mistero e di umorismo, nonché alcuni messaggi pienamente condivisibili, su cui torneremo più sotto.
In definitiva, quindi, se tutti stanno guardando i film di Enola Holmes è perché sono degli ottimi prodotti pur senza essere dei capolavori, più o meno quello che si può dire in genere per i migliori romanzi gialli, come quelli di Conan Doyle appunto. Fermatevi qui, se non volete saperne di più, ma se siete curiosi e non temete gli spoiler proseguite per scoprire una interessante curiosità.
Voto: 8
La spiegazione del finale e la storia vera di Enola Holmes 2 (spoiler)
Per comprendere appieno il significato del finale di Enola Holmes 2 servono due conoscenze: quella dell'universo narrativo di Sherlock Holmes e quella della storia dello sciopero delle fiammiferaie del 1888. Iniziamo dalla prima.
Nei film di Enola Holmes ci sono personaggi inventati dalla scrittrice contemporanea Nancy Springer, come la protagonista, la madre, l'insegnante di jujitsu Edith, Tewkesbury e altri, ma anche personaggi "canonici" di Arthur Conan Doyle.
Rientrano in quest'ultima fattispecie Sherlock e Wycroft, ovviamente, ma anche l'ispettore Lestrade e, cosa "elementare" per i più, anche il dottor John Watson che conosciamo nell'ultima scena, probabilmente propedeutica a un Enola Holmes 3 in cui ci sarà un grande scontro con il nemico numero 1 di Sherlock, e a questo punto anche di Enola: Moriarty.
Questo personaggio, nel film Netflix, rappresenta un "ibrido", nel senso che è sì un protagonista, o meglio un antagonista, dei romanzi di Sherlock Holmes, ma qui è stato trasformato in una donna che fa la conoscenza di Sherlock. Come a dire che temporalmente ci collochiamo all'inizio delle avventure di Sherlock Holmes.
Questo sembrerebbe in controtendenza con la collocazione temporale del primo film, che iniziava nel 1900 con il sedicesimo compleanno di Enola, ma calza perfettamente con l'aggancio alla vera storia dietro la trama del film, ovvero il già citato sciopero.
Nel film, infatti, c'è un personaggio "più vero" di tutti gli altri, ed è Sarah Chapman, che fu una storica leader delle donne che lavoravano nella fabbrica di fiammiferi Bryant & May, e che scioperarono contro le inumane condizioni di lavoro a cui erano costrette, tra cui appunto lo stare a contatto con il pericoloso fosforo bianco, che può portare alla necrosi dei mascellari (ecco perché nel film controllano la bocca alle operaie).
Ecco a cosa fa riferimento il cartello che compare alla fine del film: non è un'invenzione del film, ma la vera storia di Chapman. Infatti è a quella vicenda che è ispirato Enola Holmes 2, che a differenza del primo film non ha un corrispettivo romanzo di Springer. E chissà che non succeda qualcosa di simile anche nel probabile terzo film della saga.