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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Fabrizio Bracconeri racconta l’autismo del figlio: “E' una catastrofe famigliare”

Al Maurizio Costanzo Show l'attore ha parlato del grave disturbo del figlio 18enne e delle difficoltà affrontate quotidianamente per la sua gestione

(Fabrizio Bracconeri racconta delle difficoltà e delle problematiche incontrate nella gestione di un figlio autistico)

Martedì 2 aprile è stata la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, data che è coincisa con la registrazione della seconda puntata del Maurizio Costanzo Show in onda ieri, giovedì 4 aprile, durante la quale si è affrontato anche il tema disturbo del neurosviluppo.

A trattare il delicatissimo tema dell’autismo è stato Fabrizio Bracconeri, attore romano noto al pubblico per il ruolo di Bruno Sacchi nella serie cult ‘I ragazzi della III C’ e per la sua partecipazione a Forum, che da papà di un ragazzo autistico, ha raccontato agli ospiti del talk show le difficoltà quotidiane incontrate ogni giorno dalla sua famiglia.

Fabrizio Bracconeri: “Mio figlio è un caso molto grave"

Dal momento in cui lui e la moglie hanno ricevuto la diagnosi di autismo, la loro vita è stata totalmente stravolta. “Mio figlio è un caso molto grave, è idrofobo, non parla e porta ancora il pannolone a 18 anni. Capite che gestirlo è un problema”, ha spiegato Fabrizio che, pur consapevole di avere una posizione privilegiata rispetto ad altri, ha comunque puntato l’attenzione sugli aiuti alle famiglie che, come lui, si rapportano ogni giorno con queste difficoltà.

“Io posso ancora permettermi una persona per darmi una mano, ma mi servirebbero tre assistenti. Una famiglia monoreddito cosa dovrebbe fare?” – ha proseguito – “Purtroppo si pensa poco alle famiglie disastrate per colpa di questa malattia. Le famiglie non hanno una vita. Non posso prendere un aereo, non posso fare un viaggio in macchina e perfino fare la spesa diventa un problema”.

Bracconeri ha spiegato di essersi dovuto trasferire a Erice, in provincia di Trapani, perché nella Capitale non c’è un centro adatto al figlio. La scelta è stata affrontata da lui e dalla moglie anche per dare un po’ di serenità agli altri tre figli che vivono sulla loro pelle la condizione del fratello bisognoso di cure e attenzioni 24 ore su 24. “C’è una catastrofe famigliare che voi nemmeno vi immaginate e purtroppo non immagina nessuno”, lo sfogo dell’attore.

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