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Giovedì, 25 Aprile 2024
felicissima sera

Pio e Amedeo: “Se vi chiamano fro*i per ferirvi, ridetegli in faccia. La cattiveria non sta nelle parole, ma nelle intenzioni”

Nell’ultima puntata di ‘Felicissima Sera’ i comici si sono soffermati a riflettere sui termini che oggi sono banditi perché ritenuti offensivi

Pio e Amedeo lo avevano promesso alla vigilia del gran finale dello show ‘Felicissima Sera’ che avrebbero puntato molto sulla satira inerente al linguaggio politicamente corretto: “Elencheremo tutte le parole che non si possono più dire in tv, quelle bandite: ‘neg*o’, ‘fro*io’, tutte. E sai perché? Perché la cattiveria non è mai nella lingua, ma nelle intenzioni. Se dici a un tuo amico ‘ué negro, andiamo a mangiare?’ non lo offendi, se gli dici ‘nero di merda!’ sì”, avevano annunciato. E così è stato: nel corso dell’ultima puntata in onda su Canale 5 venerdì 30 aprile, il duo comico ha tenuto un discorso lungo quasi 20 minuti sulle parole bandite dal linguaggio attuale perché considerate offensive, puntando sull’importanza di saper distinguere un insulto dalle reali intenzioni di chi determinate parole pronuncia.

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Felicissima Sera, il monologo di Pio e Amedeo nell'ultima puntata 

“Non dobbiamo vergognarci di dire la parola ‘neg*o’ perché conta la cattiveria nella parola, conta l'intenzione. Se l'intenzione è cattiva, allora è da condannare. Il politically correct ha rutt'o cazz”, ha affermato Amedeo: “Ci vogliono far credere che la civiltà sta nelle parole, ma è tutto qua nella testa. Fino quando non ci cureremo dall’ignoranza di quelli che dicono con fare dispregiativo che è quello il problema, ci resta un unica soluzione: l'autoironia”. E ancora: “Così noi dobbiamo combattere gli stolti, con un messaggio. Se vi chiamano ricch**ni, froci per ferirgli, voi ridetegli in faccia perché lo stolto non saprà cosa fare, la cattiveria non risiede nella lingua, è l'intenzione”.

Nel discorso di Pio e Amedeo sono stati tirati in ballo tdiversi stereotipi, da quelli sul colore della pelle a quelli sull’orientamento sessuale. Poi il riferimento al Gay Pride: “Mi avete mai visto a me con il cartello per strada a gridare ‘evviva la fi*a’? Il Gay Pride non serve più. La cosa che i Gay so’ sensibili non la sopporto. Ma perché noi etero facciamo schifo?”.

Le battute finali sono di Pio: “Amedeo ma hai capito che noi qua stiamo in Italia? Tu ti devi fare i ca*zi tuoi. Hai detto delle parole e dei concetti che possono essere fraintesi (…). Ti ricordi tutti i sacrifici che abbiamo fatto? Domani qualcuno ci critica e noi siamo spariti nel vuoto. Pensa a Gerry Scotti. Tu hai mai sentito dire qualcosa fuori posto a Gerry Scotti? Chiedi scusa”, ha consigliato lui. Pronta la chiosa del collega che ha concluso riformulando le sue affermazioni: “Hai ragione, siamo in Italia, lasciamo perdere…”.

Aurora Ramazzotti critica il discorso di Pio e Amedeo: il duro commento social

Il discorso di Pio e Amedeo ha sollevato un acceso dibattito social in cui è intervenuta anche Aurora Ramazzotti che ha motivato le sue critiche rispetto ai ragionamenti espressi dai due. “Questa cosa che si continui imperterriti ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo per una categoria di cui non si fa parte e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, le paure, il disagio, la discriminazione..rimane a me un mistero irrisolvibile” ha spiegato la figlia di Eros e Michelle Hunziker che, in un secondo momento, ha ulteriormente argomentato le sue affermazioni, arricchendo la discussione  con i tanti punti di vista dei suoi attivissimi follower.

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